venerdì 30 settembre 2011

Rassegna tweets 30 settembre


Scie chimiche

Questa mattina, poco dopo l'alba, il cielo a sud-est si presentava così



Ecco se ne vedono due di aerei che spargono cose che solo il Comandante Straker sa quanto siano porcherie ci siano dentro!
Uh! la foto se ci fate click sopra è grossa che riempie tutto il monitor, a meno che ce l'abbiate davvero esagerato :)

Ma c'è un altro mystero, mysteriuoso assai: cosa mi rappresenta quella palla luminosa giallo-biancastra che mi fa sballare la luninosità dell'immagine? Qualcuno ne sa qualcosa? Io conto domani di tornare a vedere se torna, se posso arrivo un po' prima per cercare di capire come arriva. Poi vi faccio sapere, forse :P


Pero osserva perplesso. Ultimamente ha imparato a mettersi in posa, nella speranza che gli faccia la foto, e alura, ciapa lì =D>

mercoledì 28 settembre 2011

No alla legge bavaglio


Il Popolo delle libertà per Silvio ci riprova!
Vietare le intercettazioni, i compagni di merende e procuratori di olgettine devono poter parlare sicuri.
Internet da fastidio: non si può controllare, ruba pubblicità, ognuno può dire quel che vuole e poi capita come agli amici Mubarak (lo zio di Ruby) e Gheddafi e tutti gli altri.
E riprovano a imbavagliare il web.

Dai difendiamo la libertà di espressione!
Oggi hanno appena salvato un mafioso, uno dei tanti, non lasciamoci imbavagliare.

Ecco un po' di link --Google ne trova un milione e duecento mila.

l'Espresso
il salvagente
petitiononline
Questione della decisione

Partecipiamo tutti con un post a rete unificata!

martedì 27 settembre 2011

Silvio, i preti e me


Luca De Biase è un giornalista di quelli che ce ne fossero! E ha anche un blog. E l'altro giorno sul blog ha postato questo dove esamina la possibilità di una ribellione italiana simile a quelle successe nel corso di quest'anno in vari paesi affacciati al Mediterraneo.
E altre che ancora verranno.

Non è che la giudichi probabile e in fondo non dice cosa può succedere, non lo sa.

Un altro blogger che seguo da sempre (OKpanico esiste grazie a lui), Giuseppe Lipari ha commentato il post di Luca, qui.

Molto deprimente. Non è che non lo sapessi ma sentirselo dire quando sai che non puoi fare niente non è bello.

Come dice Luca

A 35% of Italians are considered functionally illiterate: they cannot read, they only rely on television to getting the news. They sort of live in a fiction, which is created by the very power source of the present political leadership. When they vote, they vote accordingly.

 
Poi ci sono i preti. Come qui.

Ora la Cristiana che scrive "di getto, dopo aver sentito che qualcuno vorrebbe denunciare Benedetto XVI alla Corte dei diritti dell’Aja per la pedofilia dei preti" come la classifichiamo?

E il Don Sciortino risponde che "Si vorrebbe colpire proprio chi, con forza, ha condannato da sempre la “sporcizia” all’interno della Chiesa". Ma si dimentica di dire che i pretofili (tanti) hanno goduto della protezione proprio di Herr Joseph, il Pastore Tedesco.

E sul giornale magari si critica il Nano Parruccato ma senza mai nominarlo. Anche oggi Bagnasco dice "purificare l'aria" facendo bene attenzione a non evidenziare che il Silvio è stato (e non è detto che non sia ancora, se non trovano qualcuno più redditizio) un loro compagno di merende. dal '94.

Poi, sul quotidiano dei vescovi, Avvenire, si trovano cose come questa. E sì, solo loro hanno tutta la verità. Loro e Silvio.

lunedì 26 settembre 2011

Un piccolo mystero mysteriuoso forse risolto

Sabato mattina, sul presto, ho controllato le statistiche dell'altro mio blog e ho fatto un salto sulla sedia mica male. Per questo motivo



Cos'è successo? Come mai? Ohibò!

Ho provato a fare la stessa ricerca con Google, sia Web che Immagini e, benché ci sia effettivamente un post sul compleanno (anzi due) con disegno simpatico della torta con una candelina questo non compare nelle prime pagine dei risultati di bigG.
Ho subito pensato a Sherlock Holmes, in particolare al caso dell'oca di natale in cui centra un diamante rubato, ma quello a smuoverlo da Londra (a meno che non sia per la Zvissera) non è facile, affatto.

Ma poi mi son detto: "come ho fatto a non pensarci prima? Carota!"
E sì perché Pico mi ha ricordato di Captain Carrot Ironfoundersson della Ankh-Morpork Night City Watch (nell'immagine il secondo da sinistra). A lui glie ne aveva parlato diffusamente Gaspode.


Ecco cosa può essere successo, secondo Carota: a scuola di html (costruzione di pagine web) il tema era "auguri di compleanno" (forse per il Nano Parruccato con Olgettine al seguito, capita a giorni) e tutta la scuola si è messa a cercare. E sono bravi studenti, non si sono fermati fichè non hanno trovato un'immagine bella. Caso risolto, al solito.
Poi per un blog che ha mediamente un'ottantina di hit al giorno 16 visite chiaramente sballano la media, sono il 20%. Ma tuto è bene quel che finisce bene, e fatto a fin di bene per giunta :D

Poi quelli che si chiedono: ma di chi sta parlando? Ankh-Morpork? Gaspode? Carrot? ecco quelli sono i più fortunati. Hanno ancora tutto Terry Pratchett da leggere e gustare. Pazienza se non avranno più tempo per leggere il blog (questo e anche l'altro).

(post dedicato a Lalla; chissà se mi legge?)

domenica 25 settembre 2011

L'energia del Hierro


 
No, non sto parlando di quanto sia forte e resistente il ferro  ;)








Voglio invece raccontarvi dello stupendo progetto, che tra pochi mesi sarà compiutamente realizzato, per dotare l'incantevole isola de El Hierro (la più piccola delle Canarie, già ho scritto un post a questo proposito) di autosufficienza energetica!!!
Questo per mezzo di una Centrale idroeolica, che permetterà di sfruttare i venti alisei, costanti da marzo a settembre ma inaffidabili per tutto l'anno, in energia elettrica costante e sicura.
  
L'impianto consiste di

  • due grandi depositi di acqua (uno, totalmente costruito dall'uomo, a livello mare, di 220.000 metri cubi di capacità, l'altro in collina, della bellezza di 500.000 metri cubi di capacità, ottenuto ampliando il cratere di un antico vulcano inattivo),
  • un parco eolico di 15,5 MW,
  • una condotta forzata con un dislivello di 682 metri,
  • una centrale idroelettrica della potenza di 
    11,3 MW,
  • un gruppo di pompaggio di 6 MW

Il tutto sostituirà gli attuali generatori diesel, che apportano 13,3 MW di potenza, e che comunque resteranno di riserva per eventuali emergenze.

Il bacino superiore (qui una foto fatta da me mentre ancora si scavava: considerate che la parte visibile è circa 1/5 del totale, notate come appaiono piccole le scavatrici nel centro della foto!) si trova nella zona tra Mocanal e Valverde, il parco eolico vicino a Valverde, e il bacino inferiore, con la centrale idroelettrica, tra Timijiraque e il porto de la Estaca (vd. mappa, zona in alto a destra).


bacino superiore


bacino inferiore



Con il sistema idroeolico si otterrà di transformare una fonte di energía intermittente quale l' energía eolica in una fornitura controllata e costante di elettricità, sfruttandone al massimo le possibilità . 




 
Questo è lo schema:




La maggior parte dell'energia si otterrà dalla centrale idroelettrica, mentre l'energia eolica servirà per il pompaggio di risalita dell'acqua dal bacino inferiore al superiore, dove si immagazzinerà quindi come energia potenziale, per sopperire ai momenti di carenza di vento, garantendo così la stabilità e continuità dell'erogazione all'utenza. Inoltre, l'energia eolica prodotta in eccesso servirà per gli impianti di dissalazione dell'acqua per uso agricolo (l'isola ha vocazione agricola oltreché turistica, con produzione di ananas, mele, pesche ecc.).

Sono evidenti i benefici che si otterrano da questa grandiosa opera.
Innanzi tutto, si avrà un risparmio di circa 6.000 tonnellate di diesel/anno (circa 40.000 barili di crudo). Pertanto, non verranno più emessi nella atmosfera i relativi residui, che si stimano in 18.700 tonnellate/anno di CO2, 100 tonnellate/anno di SO2, e 400 tonnellate/anno di ossidi di azoto.
Anche il risparmio economico, con il tempo, ammortizzerà i costi di costruzione (64 milioni di euro), si prevede in meno di trent'anni.
Segnalo qui un link in italiano sull'argomento.


E siccome non val la pena di fermarsi a metà strada, è della settimana scorsa la notizia di un accordo firmato dal Cabildo (ente pubblico), da Endesa (compagnia elettrica) e Renault-Nissan per dare impulso all'uso dei veicoli elettrici. Come è noto, questi ultimi, dotati di batterie di litio, non emettono CO2 né danneggiano l'ambiente, purché l'elettricità usata come propellente sia prodotta con energie rinnovabili quali la solare o la eolica.
Renault-Nissan fornirà la propria esperienza nella tecnologia necessaria per sviluppare sistemi di ricarica compatibili con i propri veicoli, che si compromette a commercializzare in modelli adatti alle esigenze degli utenti dell'isola.
Endesa dal canto suo studierà lo sviluppo, la costruzione e il mantenimento della rete di ricarica, adattandola alle fonti energetiche presenti nell'isola e alle necessità dell'utenza.


Speriamo piuttosto che tutto questo non venga rovinato da una possibile  eruzione vulcanica!

* scusate, ho dovuto pasticciare un po' la mappa, era pubblicitaria, e  NON so usare il Photoshop!!! ora conoscete il mio vergognoso segreto!  :(

Rassegna tweets - principalmente sul #tunnelgelmini



sabato 24 settembre 2011

venerdì 23 settembre 2011

Autunno, cielo grigio, voglia di letargo...


Premetto: mio marito (*) è piuttosto goloso, soprattutto di piatti regionali italiani, in particolare di carne.
Era inevitabile quindi che per festeggiare l'inizio dell'autunno si ricorresse a un buon piatto succulento, e questa volta la scelta è caduta sulla
Coda alla Vaccinara



Non so se la ricetta che uso otterrebbe l'approvazione dei puristi della cucina romana, comunque è buona!






Inizio col rosolare abbondante trito di carota, sedano, cipolla e aglio in olio extra vergine (spagnolo, vabbè, è quel che c'è, abbiate pazienza!). 









Poi aggiungo la coda di manzo, e la faccio rosolare finché ha cambiato colore completamente. 
A questo punto bagno con mezzo bicchiere di vino rosso, anche questo spagnolo, e lascio sfumare. 






Ora è il turno della passata di pomodoro, poi copro e faccio cuocere a fuoco bassissimo per 2 ore e mezza, bagnando eventualmente con un poco di brodo se appare necessario.  











Passato questo periodo aggiungo una buona dose di sedano tagliato a pezzi di 3-4 centimetri, e cuocio ancora per un'altra ora-ora e mezza. (sì, non è un piatto adatto per chi lavori fuori casa tutta la mattina, e neppure è adatto a stomaci delicati, sappiatelo! :( ). 

 A questo punto controllo che il tutto sia ben cotto, e che il sugo sia abbastanza consumato, altrimenti basta qualche minuto a fuoco abbastanza vivo, a pentola pignatta (come diceva la Petronilla ;) ) scoperta.

Avevo preparato come contorno anche un po' di fagiolini (cornetti) di produzione propria, ma BUCB decisamente non è un erbivoro! li abbiamo poi mangiati la sera.




Questo piatto richiede, per lo meno alla nostra età, il completamento finale di un bel sonnellino, cosa che già il tempo grigio e nuvoloso consigliava ...

(*) chiamato anche con l'acronimo BUCB

Prometto che la prossima volta non parlerò di cucina. No, ora che ci penso la settimana prossima c'è il compleannno di BUCB, bisognerà che gli prepari qualcosa di extra! vedremo...

giovedì 22 settembre 2011

Mangiare a Tenerife.

La cucina canaria è rustica, da contadini ... L'importante è che non vi aspettiate una cucina sontuosamente ricca e fantasiosa come, per esempio, quella siciliana.

Dove mangiare
La scelta è pressoché infinita, come si può immaginare.
Ci sono alcuni (pochi, a dire il vero) ristoranti di lusso, moltissimi ristoranti anche tematici (cinesi, indiani, giapponesi, vietnamiti, turchi, ovviamente moltissimi italiani, quasi assenti quelli vegetariani...), pizzerie, hamburgheserie, paninoteche, però qui vi consiglio principalmente sulla cucina locale.
Innanzi tutto, la nomenclatura, avverto però che non viene rispettata in modo rigoroso, e spesso si trova un nome per l'altro.
Si può mangiare in un chiringuito o chiosco (per esempio come quelli che si trovano in Italia lungo le spiagge o in strada in alcune città). In genere però, a differenza di quelli, offrono la possibilità di sedersi. Un tipo stagionale di “chiringuito” sono quelli con le caldarroste, in novembre, dove si mangia anche pesce salato cotto, patate ecc.
Un gradino più su c'è il guachinche (più raramente bochinche), specie di trattoria molto rustica, a volte solo ricavata da un capanno annesso a una casa. La scelta di cibi è scarsissima, in pratica solo cucina locale, e anche questa limitata al piatto del giorno e poco più.
La bodega (letteralmente “cantina”) è un posto dove innanzi tutto si va per bere vino, in genere della casa, e il cibo è di accompagnamento.
La tasca equivale a una trattoria. In genere senza tovaglia, o con tovaglia di plastica. Ha una scelta maggiore di cibi, anche se in genere sono quelli locali, solo raramente quelli diciamo internazionali.
Il restaurante invece, a seconda della categoria e della gestione, può offrire, oltre alle solite bistecche o piatti basici in tutto il mondo (frittate, insalate, pasta...) anche cucina regionale spagnola o etnica, come detto sopra, alta cucina internazionale, o cucina innovativa.
A Tenerife nel conto non troverete la voce “coperto” , però anche senza chiederlo vi porteranno il pane, accompagnato da burro o da qualche salsa, e ovviamente ve lo troverete nel conto. Se non lo volete, meglio specificarlo subito: “sin pan, gracias”. E per i “tiquismiquis”**: potete chiedere “sin ajo” o “sin cebolla”, se non vi va il relativo alito, ma solo per i piatti da preparare al momento, ovvio.

** mi incanta questa parola, alla pari di “quisquilloso” ;)

Piatti tipici
Molto usato è il mais, qui chiamato “millo” (pannocchia di mais = piña de millo), soprattutto immaturo, in zuppe e stufati. 
Maturo e secco viene anche macinato molto fine, così come vari tipi di cereali, per fare il “gofio”, che viene preparato mescolando alla farina un qualche liquido: a colazione il latte, per contorno di accompagnamento ai piatti (come da noi la polenta) viene invece mescolato a brodo di carne o di pesce.

carne cabra - io aggiungo olive nere

Gli aborigeni Guanches erano pastori. Pertanto era ed è tipica la cucina a base di capra (adulta). La si vede pubblicizzata come “carne cabra”, non si trova tutti i giorni, a parte le trattorie specializzate.  La accompagnano in genere con patatine fritte a bastoncino. Molto buoni anche i formaggi di capra o misti capra/vacca. si trovano freschi, semistagionati e stagionati.

È molto usato ed amato il maiale, si trova facilmente in chiringuitos e tascas la “carne fiesta” a cubetti, accompagnata da patatine fritte. La patata è forse più usata ed amata qui che in Germania! Però praticamente la usano solo bollita o fritta, niente piatti elaborati.
L'isola è popolata di conigli selvatici (quasi l'unica specie di cui sia permessa la caccia, da agosto a ottobre). Un “must” è il “conejo en salmorejo” ovvero in salmì, che si accompagna con “papas arrugadas” ovvero bollite con molto sale lasciato poi asciugare: chi non può mangiarlo le sbuccia.
 
conejo en salmorejo


Las papas arrugadas fanno da complemento ad altri piatti o si mangiano anche da sole con mojo picón (salsa rossa al peperoncino) o mojo verde (salsa a base di foglie di cilantro = coriandolo).
sopa de garbanzas
Altri piatti sono il “sancocho”, fatto con pesce salato, patate, batate ecc., accompagnato con gofio e mojo, zuppe come il “potaje de berros”= minestra di crescione, la “sopa de garbanzas” = di ceci, il “rancho canario” = zuppa con carne, patate, ceci ecc. e altre.
Una menzione a parte per la "sopa de coles" ovvero zuppa di cavolo, in cui il cavolo non ha però un protagonismo, che gli viene rubato dalle "costillas saladas" (costine di maiale conservate sotto sale, che occorre poi dissalare bene come si fa col baccalà), dai faglioli e dalle patate.

Ci sono vari tipi di pesce, tra cui la vieja, tipica di Canarias. Si usa parecchio anche il pesce salato o seccato, che si usa per piatti in umido.

Tra i dolci c'è il “bienmesabe”, di  tuorli d'uovo, zucchero e mandorle, il “quesillo” che non è altro che créme caramel a bagnomaria nel forno,  il “frangollo”  non molto dolce, fatto con farina di mais finissima (una specie di polentina con latte, mandorle, uvetta) e molti altri, che però non si trovano facilmente nei ristoranti.
Tra i piatti non canari si può provare la “sopa de ajo” (in pratica una zuppa pavese con molto aglio), e tutti ovviamente vogliono la paella e il gazpacho.
In quasi tutti i bar e ristoranti si possono mangiare le tapas, comuni in tutta Spagna, che vanno dalle olive o acciughe o formaggio o prosciutto (**) fino a vere e proprie miniporzioni dei piatti cucinati nel locale. Molti finiscono col cenare con tre o quattro tapas e una birra o un bicchiere di vino.

(**) molti ma non tutti sanno che il nome delle tapas (=coperchi) deriva da un aneddoto. Racconta la leggenda che durante un viaggio a Cadiz re Alfonso XIII fece una pausa durante un viaggio presso una trattoria in campagna, e chiese di bere del vino di Jerez. L'oste, per paura che nel bicchiere entrasse qualche insetto, lo coprì con una fetta dell'onnipresente jamón (prosciutto). Il re apprezzò molto il vino, ma ancor più quel coperchio, “aquella tapa”, per cui da allora l'accompagnamento alla degustazione del vino viene chiamato così. Chiaramente è più probabile che, come ovunque, si sia sempre usato accompagnare al vino un qualche alimento sufficientemente saporito da invogliare a bere ancora...

queso de cabra




Gente, posto di rado, ma i miei post sono ben corposi, eh?

mercoledì 21 settembre 2011

Rassegna tweets 21 settembre

Telecom e la manutenzione della linea

Problemi alla linea del telefono. Con l'aiuto della trebbiatrice (forse) c'è un palo da sostituire. Ma quelli marci sono diversi.



A maggio era successa una cosa simile; in più c'era stato un cambio di protocollo e Telecom negava tutto, peggio di Silvio. Allora avevo scritto questa nota su Facebook

Il telefono l'ha inventato Meucci e poi Bell glie l'ha rubato. Pisapia non ha mai chiarito il ruolo avuto nel fattaccio ma ormai c'è ben poco che possiamo fare.

Comunque il telefono da noi è arrivato negli anni '70, non prima. E un venti-venticinque anni dopo è arrivato il fax.

Secondo Clarke una tecnologia sufficientemente sviluppata è indistinguishibile dalla magia; il fax va oltre: è magia pura della qualità superiore (per quelli che conoscono pTerry sprizza ottarino in quantità).

Te prendi il foglio che devi mandare a chi devi mandarlo, lo metti nelll'apposita fessura, fai il numero di telefono e dopo premi il pulsante verde con scritto lì vicino "Start" che poi sarebbe "Vai". Perché non ci sia scritto "Vai" che sarebbe anche più corto e poi si capisce davvero non lo capisco ma questo è come che è.

Allora se dall'altra parte del filo del numero che hai fatto c'è un altro fax il tuo documento, magia, esce fuori dall'altro fax e su un foglio che prima era bianco adesso c'è preciso-preciso quello che c'è sul tuo: entanglement.

Fino a un po' di tempo fa il fax funzionava anche a rovescio: era un altro che ti mandava un documento e quello usciva dal tuo fax; se per caso rispondevi al telefono che non avevi capito che stava per arrivare un fax il telefono ti fischiava per dirtelo. Una meraviglia.

Ma come tutte le cose belle, si sa, un bel gioco dura poco, un giorno che era finita la cartuccia dell'inchiostro il venditore dice che non le ha più perché nessuno usa più il fax. Bugia! Sì proprio una scusa campata in aria come racconterò tra un po' ma adesso non fatemi perdere il filo che poi non so più di cosa che stavo contando. Allora con le Pagine Gialle --non ci sono più neanche le Pagine Utili-- dai a cercare uno che venda le cartucce dell'inchiostro del fax. Per contare tutta la verità ne abbiamo trovato uno a Torino ma bisognava andare fin lì, che al limite si può anche, ma voleva 80 euri. Ottanta euri per una cartuccia dell'inchiostro del fax! Ma siamo matti! Ma in che mondo vivono a Torino, dico io? Da quel giorno il fax funziona solo a trasmettere e non a ricevere; cioè riceve anche ma il foglio resta bianco perché è finito l'inchiostro nella cartuccia dell'inchiostro del fax.

Parlandone un po' in giro, anche con il commercialista, salta fuori che davvero c'è gente che al posto di usare il fax usa il computer e ci fa una meil. Con l'aiuto di Barbara abbiamo creato una casella per le mail (loro dicono che si scrive così e d'ora in poi anch'io) e abbiamo provato. È un casino! Prima devi scannerizzizzare il documento che è tutt'altro che facile che devi usare un programma che ti fa un sacco di domande, che ti chiede che risoluzione e che nome ci vuoi dare e se è una foto a colori e io dico ma guarda, non riesci a capirlo da solo. OK ci si può far aiutare da qualcuno che sa farlo (Barbara o, se proprio non se ne può fare a meno, Nino) e qualche mail con allegato (mai dimenticare l'allegato che è quello che serve) l'abbiamo pure fatta. Ma non risolve una cippa: quasi tutti i fax che faccio con il fax li mando al BTM per le pratiche degli animali (c'è sempre più burocrazia, ma prima o poi la Lega la toglierà, sicuro come la morte) e i funzionari del BTM ricevono la mail con l'allegato e lo vedono che va bene ma non possono stamparlo. E siamo di nuovo da capo: ci va il fax per fare la magia che mandare la mail sono capaci in tanti (e se mi aiutano anch'io) ma la magia di stampare la puoi fare solo con il fax, anzi due fax, uno che manda e l'altro che stampa (che è quello del BTM).

Adesso sembrerebbe che io dico che il fax serve solo per il BTM e non è vero, serve anche a me: è molto più comodo che la mail che non devi ricordarti tutte quelle cose lì (io mi sono segnato tutto su un foglio ma poi cambia, ogni tanto viene fuori un rettangolo (loro dicono finestra) che dice qualcosa che non so. Mentre con il fax basta fare il numero, e quello si sa, dopo un po' di volte lo sai anche a memoria e premere "Start" che vuol dire "Vai".

Per le altre cose il telefono non si usa quasi più. Capita che qualche parente ti telefona la domenica mattina per sapere se state tutti bene e anche noi ma via di quello le telefonate di lavoro si fanno tutte con il telefonino. E anche quando perdi il telefonino e per cercarlo lo fai suonare è più comodo farlo con un altro telefonino che ti puoi spostare.

È vero che Nino e le ragazze usano internet ma, via che sia per la scuola, che poi anche lì bisognerebbe vedere se ce la contano sempre giusta, quella è solo una perdita di tempo pr delle cretinate.

Che se vuoi c'è "La vita in diretta", poi "Carlo Conti punta il dito" e dopo il telegiornale "I pakki".

E non dimentichiamoci le partite, purtroppo anche quest'anno la Juve è fuori dalle coppe (quei bastardi ci hanno tolto i titoli e Moggi, ma giorno verrà che --non dico altro che mi sto arrabbiando).

Molto importante poi sono le previsioni del tempo, da vedere fino in fondo perché finiscono spesso con "mari Bossi" e a volte anche con "mari molto Bossi".

E tutto questo ce l'hai con la tele, il telefono è solo per il fax.

Che poi quando inventano il fax senza fili come il telefono che quando è diventato telefonino non ha più il filo la linea del telefono non serve più.

Adesso, da come si vede dalle foto i pali mezzi marci stanno cadendo ma la Telecom non li sta cambiando; vuoi vedere che hanno già pronto il faxino (il fax senza fili)? O dovremo portare i documenti degli animali al BTM di persona? In questo caso ci prendiamo un extracomunitario (anche se ti puoi fidare solo fino a un certo punto). Se si trova non negro e non mussulmano è meglio.

lunedì 19 settembre 2011

Temporale in arrivo?

Nuvoloni neri sulla Val Po --quella che due giorni prima c'era la banda del padre del Trota-- Val Chisone e Val Susa

Verso nord il cielo è ancora tranquillo, Pero conferma

Con le macchine fotografiche che si usano adesso riesci a fare solo quello che vogliono loro; ma è sempre meglio di quello che farei io

domenica 18 settembre 2011

Questa volta, la piscina "bella"!






 Sempre a Garachico, ma questa volta nella piscina "bella"! Quando siamo arrivati non c'era nessuno, in acqua c'erano solo i pesci (peccato, non li ho fotografati!).
                                                                         Qui vicino l'acqua è bassa (o sono alte le rocce?)      



L'uomo ha aiutato l'operato della natura, chiudendo qua e là opportunamente con muretti l'accesso troppo violento dell'oceano:


Da questo lato l'acqua è abbastanza alta, la gente si tuffa.



Mi sono poi ricordata di fotografare i pesci nella piscina dei bambini. Notare che questa è stata pavimentata con ciottoli tondi per non ferire i piedini...  



 
Qui si vede in primo piano la piscina dei bambini, divisa con un muretto da quella "bella". 
Al di là, il Signor Oceano...


 ... che a volte, anche quando è tranquillo, pretende di entrare a farla da padrone!

 



Per chi vuole andare a caccia di granchi... (questa decisamente non è una piscina!)


Questo è il piccolo Castillo de San Miguel, sullo sfondo  il campanile della Iglesia de Santa Ana.







Ora sapete dove fare un bel bagno, quando verrete a Tenerife!