giovedì 31 maggio 2012

Il mysteryuoso caso dell'energia piezonucleare


Secondo voi uno che sia amico di Silvio e dei suoi amici è giusto che abbia un pakko di soldi (molti di più di quelli che pensi) per una ricerca quando meno dubbia?

nella realtà mooolti di più

La prassi è molto diversa. Di solito a queste pretese si risponderebbe no, non se ne parla nemmeno.

Ma c'è un caso simile, proprio ora. Sto parlando dell'energia piezonucleare, un gruppo dice che c'è e chiede soldi, tanti. Nessuno è riuscito a riprodurre i loro risultati, anzi...

C'è stato un appello per chiarimenti firmato da oltre 500 ricercatori al Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca.

Ecco adesso c'è una lettera aperta da parte del matematico Alessio Guglielmi. È un'occasione unica per chiarire, basta rispondere a cinque semplici domande. Trovate tutto qui:

Piezonucleare: cinque domande al prof. Carpinteri

Dai prof. mica vuoi che ti associno alla classe di questi personaggi


Sì nel mazzo c'è anche un ex leghista --ormai sono tutti ex, per chi ammette di esserlo stato.



Oggi verifica

Apelles pictor ille egregius, cum tabulam pinxerat, eam proponebat transeuntibus; et post ipsam latens, vitia quae a quoque notabantur audiebat; vulgi enim judicium saepe preferebat suo. Is aliquando a sutore reprehensus in crepidis pictis, statim peccatum correxit.
Sed die postero, cum idem sutor cavillabat de crure, indignatus Apelles hominem prospexit clamans: "Sutor! Ne supra crepidam!"


Dai Plinio è facile! E non copiate, nèh!

Ma volevo parlarvi d'altro. Avete presente quel modo di dire milanese
ofelè, fa el to mestè
Esortativo per "pasticcere, fai il tuo mestiere (ossia ciò che ti compete)" dice dialetticon.

Chi ha una cultura classica preferisce forse (perché si capisce meno?) dire
Apelle latens post tabulam
che si trova anche in posti che non penseresti. Per esempio in svedese si può dire
Skomakare bliv vid din läst.
Translations: "Cobbler, stick to your last."
Ecco ognuno dovrebbe fare quello che sa. E i comici sarebbe bene che facessero i comici.

Prendi Giorgio Faletti. Vito Catozzo era OK ma ha smesso (forse perché il suo capo le barzellette amava raccontarle lui). Oggi è uno scrittore di successo, come Moccia. Per fortuna si può scegliere e starne alla larga.

Non so se sia un comico ma idem per Fabio Volo.

Michele Serra appartiene a un'altra categoria, mi piace. Tranne quando parla di Internet. Chissà se si sarà ricreduto in questi giorni, avrà fatto il confronto tra la tempestività delle notizie del terremoto di Twitter in confronto a quelle dei gionali, versione on-line?

Giacomo Poretti adesso è stato arruolato da La Stampa. Aspetta non quel Giacomo di "Aldo Giovanni e Giacomo" i tre deficienti che più deficienti non si può? Sì lui!.

Ma il comico finito peggio è un altro. Ne parla, su La Stampa, anche oggi Massimo Gramellini. Non è che lo leggo sempre ma oggi merita. Davvero.



Lo studente Google Traduttore ha prodotto una versione orripilante. Deve impegnarsi di più. Che ne dite di 4--?
E domani venga accompagnato da Larry e Sergiei.


mercoledì 30 maggio 2012

Novità dal Hierro




Con i terremoti tanto drammaticamente d'attualità, vi chiedevate cosa ne fosse stato dell'eruzione del Hierro? Vi ragguaglio, anche se non ve lo chiedevate... ;-)

Al momento l'allarme è rientrato, continuano le scosse ma leggere (magnitudine fino a 1,5), il vulcano sottomarino al largo de La Restinga ha poca attività e a mano a mano che espelle materiale questo viene eroso dalle acque, per cui è scarsissima la probabilità che il cono vulcanico nella sua crescita raggiunga la profondità di 100 metri sotto il livello del mare, giudicata critica.
I sismi e microsismi registrati dal 19/7/11 ad oggi superano i 12.600. Qui sotto l'immagine eloquente di questa successione di sismi, di intensità variabile.


Quindi, sul fronte “vulcano” tutto tranquillo.



Quello che invece si muove, malgrado il rallentamento dovuto all'emergenza sismica, è la costruzione della futura centrale elettrica idroeolica, di cui vi ho parlato nel post L'energia del Hierro.
Infatti non tutta l'energia scatenata dalla Natura è distruttiva.
Vi rinfresco la memoria sullo schema.



Confrontiamo ad esempio la foto del bacino idrico superiore fatta da me nell'autunno 2009

foto presa dalla strada che fiancheggia il deposito 
(click per ingrandire)

con quella trovata ieri nella web, presa dall'altro lato:


Nel frattempo sono stati anche montati i 5 aerogeneratori (mulini a vento), alti ciascuno 64 metri del peso di 150 tonnellate complessive suddivise in 3 pezzi. A questi si aggiungono poi le eliche a 3 pale, dell'altezza di 35 metri. Ciascun generatore produce 2,3 MW, per un totale quindi dell'intero parco eolico di 11,5 MW.

montaggio di un aerogeneratore






Questi giganti bianchi sono stati issati per il montaggio da una gru di 80 metri di altezza con la capacità di sollevamento di 400 tonnellate. 




Gli originali 5 giorni a unità previsti per il montaggio però si sono dilatati fino a 2 mesi totali per effetto dell'inclemenza del tempo, infatti sulla gru è installato all'uopo un anemometro: immaginate un elemento di 50 tonnellate di peso da incastrare su una struttura già installata, mentre il vento lo fa oscillare.





parco eolico completo


deposito inferiore



Continuano intanto i lavori per la costruzione del deposito inferiore e la messa a punto dei macchinari di pompaggio dell'acqua.








Spero di poter vedere all'opera questo prodigio dell'ingegno umano, la prossima volta che andrò al Hierro.


martedì 29 maggio 2012

Barche colorate.



Il porto di Saint Louis du Senegal è un ramo fangoso del grande fiume. Le barche a centinaia ammonticchiate sulle rive, da lontano riflettono mille colori. Ma quando ci arrivi vicino ti paiono carcasse sgangherate come quelle vecchie signore che rincorrono il passare degli anni colorandosi la faccia come mascheroni di carnevale. Chi potrà salire mai su queste barche? Eppure molti lo fanno. Qualcuno per pescare, altri per cercare di scappare lontano, affrontando migliaia di miglia di oceano per trovare la morte o una riva sognata, Canarie o Spagna, dove saranno odiati, maledetti, cacciati o se avranno fortuna solo sfruttati come schiavi. Vedi queste barche e capisci che se uno si lancia in questa avventura è perché sta male davvero ed ha finito anche le speranze. Eppure qualcuno, avvolto nel grasso e nella pancetta, crede ancora che sia facile fare muri, ha la sua ricetta pronta per risolvere i problemi, che non tiene conto che non si può fermare l'acqua quando vuole passare tra le fessure. Hanno trovato degli ostraka al confine egiziano col Sudan, forse raccomandazioni da mostrare ai centurioni, portati da clandestini Etiopi che cercavano di passare il limes romano. In duemila anni non si vuole ancora capire che se in un posto si sta male, ma male davvero, le migrazioni sono inarrestabili e anche giuste.. 

Elna e Google traduttore

Oggi sub blog è arrivato questo commento:


Pico è subito saltato su, inferocito:
  • il cane carino sarebbe Pero? perché non hai messo la mia foto?
  • sbaglio o nella fotina c'è un gatto? verifica subito!
Prima di subito ecco il banner del sito di Elna Sudden


Non vi sembra che i post di questo blog starebbero benissimo sul Tamburo Riparato? Secondo me siamo affini, gemelli separati alla nascita, o quasi.

Scorrendo giù ho visto Kaffe i det gröna che mi suona stranamente comprensibile, da cliccarci su.

Ops! non è così facile lo svedese. Ma aspetta un attimino: c'è Google traduttore!

Allora:
Ni får må så gott!
Välkomna alla nya följare, kul att ni tittar in.
Kram
diventa:
Vi sentirete così bene!
Benvenuti tutti i nuovi adepti, i grandi che si guarda in.
Abbraccio
Mitico no? Yarly!!!11

Quando io ero piccolo ero riuscito a provare SYSTRAN uno dei primi tentativi di traduttore automatico di successo. Decisamente meno potente e poi traduceva solo in inglese o francese. E non essendoci ancora il Web era anche difficile procurarsi un testo in qualche lingua esotica, a parte il tedesco e, per ragioni lunghe da raccontare, l'olandese.
Google usa un algoritmo differente da Systran, ha un database colossale e se ne approfitta. Proviamo a verificare...

Deze tutorial geeft de lezer een informele inleiding in de basisconcepten en mogelijkheden van de Python-programmeertaal en de interpreter. Hoewel het handig is om een Python-interpreter bij de hand te hebben om de voorbeelden direct te kunnen uitproberen, is het tutorial zo opgezet dat het ook off-line gelezen kan worden.
Questa guida offre al lettore un'introduzione informale per i concetti di base e le caratteristiche del linguaggio di programmazione Python e l'interprete. Anche se è conveniente per un interprete Python a portata di mano per provare immediatamente gli esempi, il tutorial è stato progettato in modo che possa essere letta off-line.

Dieses Tutorial stellt die Grundkonzepte und Eigenschaften der Sprache und des Systems Python vor. Zwar ist es hilfreich, einen Python-Interpreter griffbereit zu haben, um praktische Erfahrungen zu sammeln, aber alle Beispiele sind eigenständig, so dass das Tutorial auch offline gelesen werden kann.
Questo tutorial introduce i concetti di base e le caratteristiche del linguaggio Python e di sistema. Anche se è utile avere un interprete Python a portata di mano per fare esperienza, ma tutti gli esempi sono indipendenti, quindi il tutorial si può leggere offline.

123.123.123.123 이라는 공인 IP가 들어온다고 가정하고,
서버 1대는 저 아이피에 물려주고,
다른 1대는 그냥 공유기나 허브에 물려서요,

Sono provenienti da un indirizzo IP pubblico 123.123.123.123, sul presupposto che
IP sta per mulryeojugo che un server,
Gli altri uno stand nel mozzo o inherited'm semplicemente condividendo,


Ecco qui è un po' meno bello: mozzo in italiano si dice hub (cioè sarebbe corretto mozzo ma in questo caso si dice hub) e inherited andrebbe scritto ereditato anche se i programmatori nerd dicono spesso ineritato.

Ma sono uscito fuori tema! Volevo dire che il blog di Elna  è fantabuloso (chissà questo come lo tradurrebbe Google?).
Anche se, dice Pico, troppi gatti.
Troppi gatti dappertutto, anche qui da noi, ecco Cate, questa mattina.

dura la vita per qualcuno, nèh?


lunedì 28 maggio 2012

Fiori di stagione

I cactus di Nonna
Ecco!
Se non passi con trattori, camion e roba simile la stradina di casa diventa come quella di Censino e Maté.
Già un po' sfioriti.
Non completamente aperte, manca il sole. Le campanule sono difficilissime da fotografare, sparano, dicono i saputi.
Pero, ppp (primissimo piano, sempre nel gergo dei saputi).
Un po' più di sole, ma facendo ombra.

OK, vince Bruna.


Dal fiore al frutto



Vi ho già mostrato alcuni dei fiori dei miei alberi da frutto, con foto scattate tempo fa. Oggi vi mostro le promesse di frutti (tuttora solo promesse, chissà cosa può capitare nel frattempo...).

La sconvolgente, profumatissima fioritura del pompelmo ha lasciato fruttini in fieri






I fiori di pero han lasciato il posto alle piccole pere 

















I fiori del noce stanno diventando piccole noci, per una volta forse pronte per San Giovanni : in Italia è tradizione preparare il nocino in tal giorno, con le noci ancora così tenere da poter essere attraversate da un ago. Non che io lo abbia mai preparato, qui non si trova in vendita l'indispensabile alcool per liquori. Peccato...

















Prugne varie: rosse, "mirabelle", "goccia d'oro":






                   Le nettarine 














I fichi d'India hanno sviluppato bene il futuro frutto, in attesa che si apra il fiore in estate. 



Il melo cotogno ornato dalle sue piccole cotognine tenere. 



I manghi nei vari stadi, dai fiori ai fruttini ancora piccoli, ci vorranno altri tre mesi perché siano maturi.

















I primi fichi: come sapete il fico che mangiamo è un siconio, che racchiude gli acheni che sono i veri frutti. 



Intanto l'uva, che pochi giorni fa aveva grappolini di fiori ben serrati, ora li ha aperti, tra poco aprirà i fiorellini alla fecondazione degli insetti.


















domenica 27 maggio 2012

Orly? Yarly!

Oggi impariamo due parole nuove del vocabolario dei geeks.
Sperando che Bruna non abbia da ridire per l'uso di K e plurale di voce forestiera; avete visto come ha trattato il povero Juhan? E pensare che lui ce la mette tutta!
La prima parola della lezione di oggi è Orly. Si può scrivere così, tutta attaccata o, considerando l'etimologia (si potrà dire etimologia qui?), staccata, così O Rly.

E questa è la definizione:
A short form of the phrase, "Oh, really?" Most often used when connotating sarcasm to the response. Also used to reply to an obvious statement
Ecco ci vorrebbe una notizia di quelle brekkinnius, ke k*lo celò!


, prova con Google


d: Ma i giornali cattolici cosa dicono?
r: Molto poco, quasi niente:


Ecco, abbiamo introdotto la seconda parola di oggi: yarly
Internet term meaning "yeah really", usually found after the term orly.
Compito a casa: (la prossima volta interrogo, avvisati nèh (come direbbe Juhan)): Lol e derivate.
Consiglio: cercate con Urban dictionary.