mercoledì 9 maggio 2012

Calciopoli ovvero 26, 27, 30!

Io sono un po' lento di comprendonio.
Per esempio non comprendo che tutti i tifosi della Juventus considerino il campionato appena vinto il loro trentesimo.
OK, tutti tolto Pippo Civati.
A me Pippo piace parecchio, per la sua azione politica, in Regione, a Monza e dappertutto. Ce ne fossero tanti come lui. Il fatto che sia juventino mi consente di congratularmi con lui.


Ma è l'unico (tra quelli che conosco) che abbia preso le distanze dalla società e dalla tifoseria tutta.
Che dire del presidente? A me ricorda La Russa o Maurizio Lupi e, nei suoi momenti migliori, Gasparri o Giovanardi.

Mi è anche capitato di sentire chi dice che sì Moggi è stato un birichino ma la Giuve è un'altra cosa. E davvero mi spiace che tra questi ci sia il mio amico Poltro, uno che stimo davvero.

Ecco, forse non avete visto Wikipedia


C'è Giraudo, l'allora presidente e giocatori come Buffon in mezzo. E Biscardi, Galliani, la Lazio, gli arbitri e altri millemila.
Gaucci non so se era di quelli o birichinava in proprio. Roba del 2006. Sì, roba vecchia ma c'è una versione aggiornata, ancora in corso. E ci sono squadre e giocatori e chissà chi altri.

A me viene il sospetto che faccia parte della nostra cultura: il Silvio è andato avanti comprando (con i nostri soldi) parlamentari come Scilipoti, De Gregorio e altri meno noti. E i vari tesorieri dei partiti quali Lusi, Belsito e altri ancora non emersi. Dai l'Italia è per i furbi, quelli che ci sanno fare. Certo anche per il dottor Trota e suor Minetti.


Bisogna avere il quid. Altrimenti voi che siete giovani guardatevi attorno: il mondo è grande.
Uh! avrei un consiglio da dare anche per chi il quid ce l'ha: prendete in considerazione la carriera ecclesiastica, la migliore, niente disoccupazione, un fracco di soldi (l'otto per mille e l'esenzione dalle tasse). E chierichetti come se piovesse.

1 commento:

  1. Scusate se insisto: Questa storia parecchio incivile
    http://www.ciwati.it/2012/05/13/questa-storia-parecchio-incivile/
    Bravo Pippo e, ma sì, dai, bravo Alex.

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