domenica 23 dicembre 2012

Autonomia padana

No, non in quel senso, sono molto più specifico, più in piccolo. Una storiella che devo raccontarvi perché tipicamente tipica del tipo padano del sud-ovest, diciamo la parte pianeggiante della Pruvincia Granda.


"L'assegno è pronto, ma mi diceva tua moglie di chiederti come intestarlo"
"Rossi Massimo"
"Non sei più 2R?"
"No, ci siamo divisi, sai continuare a telefonarci ogni volta per sapere cosa fare... Così ognuno per sé, e non dover più discutere, niente a che dire su Paolo ma sai com'è..."
"Eh, sì! penso anch'io che sia la cosa migliore, ognuno padrone di sé stesso"

Massimo (a proposito dovresti dire Massimo Rossi, prima il nome, nèh, proprio come dicevi Umberto Bossi, Silvio Berlusconi e adesso dici Guido Crosetto) e Paolo sono cugini, i padri sono fratelli che facevano il loro stesso mestiere fino a qualche anno fa, i trasportatori. Girano tutta la Padania in lungo e in largo. Ognuno con il suo camion con rimorchio, bestioni da paura come si deve.


Ma il coordinamento, anche nell'epoca dei telefonini, è troppo oneroso quando la ditta supera certe dimensioni.
Adesso va molto meglio, non hai più occasioni da ridire su qualcosa, niente più litigate. Forse.

Sì, no i nomi non sono quelli veri; tra l'altro da noi si userebbe Rosso, Rossi si usa più giù e in fondo, tra i terun, Russo.
Sì pare che adesso va di moda Crosetto, è della zona, parecchi qualcuno lo conosce di persona o l'ha visto dal vivo.

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