lunedì 5 agosto 2013

Scienza e Divulgazione

I miei due cents riguardo al post di Marco.
Intanto, prima di subito: bravo!
Sono sicuro che continuerà, ne seguiranno altri sempre più belli.

Adesso un segreto: i vecchi, gli amministratori del blog possono confermare che i miei post hanno un numero di visite piuttosto basso. Certo ci sono le eccezioni, come quando parlo di zero elevato a zero o degli OGM o zero-nove-periodico1 ma in genere sono noioso e ripetitivo.
A differenza dei giovani ancora nel mondo della scuola e di chi ci sta per lavoro io ho ricordi vecchi e l'interesse per la fisica, l'astronomia e la scienza in genere è solo a livello amatoriale. Con carenze vistose (per la biologia, per esempio). Niente, non ci sono.
Ammiro molto i post "scientifici", personalemte preferisco chiamarli "divulgativi", bravi Marco, Leonardo e tutti gli altri. Io sono un po' fuori, qui tra le nebbie e le zanzare della West Padagna.

Per contro mi interessa la lotta alle pseudoscienze. Vivo tra contadini che si vantano (retaggio leghista) di essere al di fuori della scienza ufficiale. Non solo OGM: i miei fratelli, alcuni dei quali dovrebbero ricordarsi della diretta televisiva dello sbarco sulla Luna, sono fermamente convinti che non sia mai avvenuto, che sia tutto un complotto. Di chi? Perché?Ci sono altre credenze legate alla Luna: la semina, e il ciclo delle stagioni (la primavera è legata alla Pasqua, che è legata alla Luna).
Se l'inverno è rigido l'estate sarà molto caldo; a un periodo di pioggia prolungato seguirà la siccità perché il quantitativo d'acqua in cielo è quello che è e se si consuma poi deve ripristinarsi poco per volta.
L'omeopatia e la medicina tradizionale (una volta c'erano le mèisinoire, adesso si chiamano masagiatur) e le pratiche devozionali (Padre Pio è passato di moda, Lurdes (sì si dice così) anche, vale solo Medjugorje. Oltre a tutta una serie di santi, ognuno con la sua specialità.

Io sono conosciuto localmente per queste cose. Ma non sono rigoroso come il CICAP. Notare che non tutte le credenze che combatte il CICAP valgono per i nostri, mai sentito niente sulle scie chimiche, UFO (solo un caso, durato un paio di giorni e poi dimenticato) e cerchi nel grano.

Altra caratteristica del mondo contadino: mai ammettere che la credenza sia sbagliata. Ci sono le eccezioni, per esempio quest'anno pasqua era presto ma le piogge hanno ritardato moltissimo i lavori; in questo caso basta iniziare con la premessa "quest'anno va tutto male, e pensare che per la Pasqua...". E il 2013 verrà ricordato per potersi lamentare della malasorte per chissà quanto tempo (cioè fino a quando ne capiterà uno peggiore). Ah! il 13 porta fortuna.

Le fonti d'informazione dei contadini: Rai1, compreso Carlo Conti e quello dei pakki, Magalli, la Vita in Diretta, A come Agricoltura; per i più giovani: le Jene e Striscia la Notizia.
Le previsioni del tempo: non riescono a capire il linguaggio ("possibili eventi anche a carattere temporalesco") e che dovono sentire solo per la loro zona. E dopo ne discutono, a voce altissima (come sempre) dandosi del deficiente a vicenda.

La tipologia di notizie che akkiappa di più: omicidi efferati (specie se ci puoi mettere dentro uno o più "marocchini", altrimenti va bene anche Michele Misseri) e incidenti stradali, specie quelli locali, con qualcuno che conosci.

C'è poi un'altra cosa, non dei contadini, ma è un discorso lungo, che meriterebbe un post a se, se interessa.

E, rileggendo, mi accorgo di stare a lamentarmi, proprio come fanno i nostri. Per cui chiudo qui, pubblico senza rileggere un'altra volta e domani parlo d'altro.



1. Lì non è merito mio ma di Annarita che l'ha proposto, in parte a sua insaputa, e dei commentatori.

1 commento:

  1. Hai toccato alcuni aspetti molto importanti che avrebbero bisogno di ben più tempo e spazio a disposizione:
    1) le credenze contadine
    2) le pseudoscienze/bufale
    3) fonti di informazione

    1)
    Alcune credenze, alcune di quelle frutto dell'esperienza maturata nel tempo, hanno anche delle basi scientifiche di cui magari al contadino non interessa conoscere i dettagli. Altre credenze (la maggior parte) sono vere e proprie "reminiscenze" inculcate al popolo dai pochi il cui potere aumentava (e aumenta ancora oggi) all'aumentare dell'ignoranza del popolo.

    2)
    Assolutamente contro qualsiasi forma di distorsione dei concetti o dei contenuti scientifici!
    Ci sono due tipi di pseudoscienze:
    a) quelle di chi, ignorante (nel senso che ignora), invece di tacere, esprime opinioni e/o sensazioni pur sapendo che delle opinioni la Scienza non sa che farsene. Lo fa senza secondi fini, ma lo stesso contribuisce alla disinformazione.
    b) quelle dell'opportunista approfittatore che sfrutta argomenti molto sentiti per costruirci sopra la propria fortuna economica o mediatica. Questo personaggio è quello più pericoloso, perché più furbo e subdolo; sa come presentare le sue bufale mascherandole per cose serie supportate da studi/dati/informazioni create su misura per essere più credibili.

    3)
    Il mezzo di informazione con cui maggiormente la Scienza si diffonde, ad oggi è Internet. O meglio: su Internet circolano il 90% delle informazioni di natura scientifica. Il restante 10% se lo spartiscono TV, riviste, giornali, radio e libri. Ora, pensiamo al contadino o alla casalinga di Voghera, ma anche all'operaio che si fa il mazzo per 8 ore o allo studente "non portato" per lo studio che ha abbandonato la scuola, ....: quali sono i mezzi di informazione che utilizzano? Non certo Internet (almeno non per informarsi). E' la TV a farla da padrone e neanche come mezzo di informazione bensì di intrattenimento. Ecco che la percentuale si abbassa ancora di più; diciamo che rimane un piccolo 1% di informazioni scientifiche che circolano in TV. A questo 1% dobbiamo togliere i vari "Voyager, Mistero e dintorni". Rimane solo il povero Angela e qualche altro timidissimo tentativo.

    In conclusione:
    è un problema di mezzo e di tecniche di comunicazione. Oggi assistiamo ad un processo di crescita culturale che viaggia su due binari:
    1) persone con un bagaglio culturale che hanno maggior possibilità di aumentarlo perché in grado di utilizzare i mezzi opportuni e cercare e filtrare le informazioni.
    2) persone con poca istruzione (per vari motivi) che si impoveriscono culturalmente sempre più perché "vittime" di alcuni del primo gruppo sopra menzionato che gli "cantano le loro verità". Persone che l'informazione la subiscono.

    PS:
    scritto di getto. Non so quanto abbia davvero un senso. Sicuramente non è una buona comunicazione. Confido nella clemenza di chi legge.

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