giovedì 6 febbraio 2014

Ancora stringhe

Secondo me l'argomento comincia a diventare un tormentone. Vero che avrei ancora tanti segnalibri nel libro di Lee Smolin, L'Universo Senza Stringhe. Ne ho parlato qui, qui e qui.

Per cui cambio idea: un rapito sunto dei punti segnati e una proposta, non solo mia.


A p.237-8 Lee si mostra fiducioso in progressi spettacolari nella ricerca delle leggi della natura. In particolare mettere d'accordo relatività generale e meccanica quantistica.

A p.264 una cosa che credo serva riportare testualmente:
Le università hanno smesso di crescere all'inizio degli anni Settanta, ma i professori assunti in ere precedenti hanno continuato a preparare laureati a ritmo costante, il che significa che nella fisica e in altre scienze si ha un'importante sovrapproduzione di specializzati. Di conseguenza, la concorrenza per gli incarichi nei college e nelle università di ricerca è spietata a tutti i livelli della gerarchia accademica. Vi è anche una tendenza molto più forte ad assumere personale docente che verrà finanziato dagli enti di ricerca. Questa pratica riduce le possibilità per chi, invece di seguire i programmi avviati da scienziati con più anzianità. voglia perseguire i propri. Una persona creativa ha quindi meno angoli dove rincantucciarsi, protetta da un posto accademico di qualche tipo, per dedicarsi a idee rischiose e originali.
A p.275 si parla del fatto che non esiste un'unica teoria delle stringhe, viene data per definita la teoria M  che invece è solo una proposta. Parla di travisamenti, come questo:
There is even a mode describing the graviton, the particle carrying the force of gravity, which is an important reason why String Theory has received so much attention. The point is that we can make sense of the interaction of two gravitons in String theory in a way we could not in QFT. There are no infinities! And gravity is not something we put in by hand. It has to be there in a theory of strings. So, the first great achievement of String Theory was to give a consistent theory of quantum gravity, which resembles GR at macroscopic distances. Moreover String Theory also possesses the necessary degrees of freedom to describe the other interactions! At this point a great hope was created that String Theory would be able to unify all the known forces and particles together into a single `Theory of Everything'.
I responsabili di questa pagina web sanno che nessuno ha dimostrato che "non ci sono infiniti" ma sembrano credere nella verità della congettura tanto per prenderla come un fatto. Più avnti, anch'essi sollevano la questione delle cinque diverse teorie delle superstringhe:
And only then it was realized that those five string theories are actually islands on the same planet, not different ones! Thus there is an underlying theory of which all string theories are only different aspects. This was called M-theory. The M might stand for Mother of all theories or Mystery, because the planet we call M-theory is still largely unexplored.
Qui si afferma che "esiste una teoria più profonda" anche se all'ultima riga si riconosce che la teoria M è "ancora in gran parte inesplorata".
A p. 282 un riassunto sugli "aspetti insoliti della comunità della teoria delle stringhe"
  • Una straordinaria sicurezza di sé, che genera la sensazione di avere ogni diritto di appartenere a una comunità elitaria di esperti.
  • Una comunità insolitamente monolitica, con una forte percezione del consenso, motivato o meno da prove, e un'insolita uniformità di opinioni sulle questioni aperte. [...]
  • In alcuni casi, un senso di identificazione con il gruppo, simile all'identificazione in una fede religiosa o in un programma politico.
  • Un forte senso del confine tra il gruppo e gli altri esperti.
  • Un disprezzo e un disinteresse per le idee, le opinioni e il lavoro di esperti che non appartengono al gruppo e una propensione a parlare solo con gli altri membri della comunità.
  • Una tendenza a interpretare le prove in maniera ottimistica [...].
  • L'incapacità di comprendere in qualche misura un programma di ricerca dovrebbe comportare dei rischi.
Naturalmente questa descrizione non si attaglia a ogni singolo stringhista [...].
A p.302-33:
Un bravo scienziato si aspetta che i suoi studenti lo superino. Anche se il sistema accademico da allo studiso di successo molte ragioni per ritenersi autorevole, un bravo scienziato sa sempre che il momento in cui ci si piega a credere di saperne di più dei propri studenti migliori si smette di essere uno scienziato.
Seguono considerazioni, in particolari su Feyerabend, interessanti ma non posso copiare tutto.

Ecco, resterebbe da fare l'elenco di chi non fa lo stringhista ma propone un'alternativa. Ma siccome il post è già troppo lungo (Leonardo ho battuto il tuo record!) lo rimando a un ulteriore post (a breve, quasi subito).


Però, aspetta un attimino (ino-ino): Marco Bruno fa notare che c'è un nuovo libro dello Smolin, uscito l'anno scorso: Time Reborn.
Però: da una googlata risulta che forse Lee non è tanto ortodosso. E un niubbo (o due mettendoci dentro anche il Marco di cui sopra) sull'argomento fa bene a addentrarsi in quell'impresa?
O, proposta qui: non sarebbe il caso di chiedere a Marco (un altro Marco, siamo circondati!) Delmastro? In fondo è stato lui a cominciare, cioè a fare il nome di Smolin nel gioco di indovinare scienziati il cui nome inizia per __ (non ricordo il nome dei gioco, sapete com'è la memoria...). E poi io per la S avrei detto Sichichi, Antonino.

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