domenica 23 febbraio 2014

La dieta della signora M

Oggi vi racconto del tentativo di dieta recentemente fallito qui da me. Storia tragica, ve lo dico subito, se siete sensibili non leggete oltre, nèh.


C'è da fare una premessa geografica per ambientare il racconto che altrimenti non viene bene, per quelli di fora.


Avete presente Torino? Sia che sì, sia che no guardate la mappa qui sopra. Io sono il pallino rosso, trovato? OK, ci serve per dopo. Prima considerate la zona circolare centrata su piazza Castello con raggio pari alla distanza Torino-Piobesi diminuita di 'n cicinin. Ecco quello nel cerchio è male, zona contaminata da tutto quello che riuscite a immaginare. Il buono è il fuori. E se scendessimo ancora, sotto Carmagnola si entrerebbe nell'ottimo, ma l'immagine sarebbe troppo grossa, non si può avere tutto nella vita.

L'autrice della dieta di cui voglio parlarvi è la titolare della cartoleria (l'unica del paese) di uno dei luoghi presenti nella cartina. Ma oltre che vendere quaderni e matite agli scolaretti svolge attività complementari, per il bene dell'Umanità (quella fuori dal cerchio, nèh). È lei che ha messo a punto una dieta eccezionale, adesso ve ne accenno un pezzettino ('na frisa, come diciamo noi).

Il lunedì mangi solo verdure, vanno bene crude o bollite; il martedì solo frutta, cruda o cotta, poco zucchero mi raccomando. Il mercoledì --ops! non ricordo, so solo che il venerdì sarebbe pesce ma siccome i piemontesi doc il pesce non lo mangiano puoi tornare alle verdure. Alla domenica si arriva alla carne ma solo bollita, con contorno di patate.


Ecco. "Ma mica è di Piobesi che stai parlando!" potrebbe dire qualcuno. E invece no perché la dieta si è diffusa, la signora M ha delle amiche e le amiche hanno altre amiche sparse su tutto il territorio (sto sempre escludendo il cerchio, nèh). Recentemente è arrivata anche a Nonna (la mamma) che ha provato. Io l'ho sabotata. E ho vinto. Perché la fame riesci a sopportarla quando non c'è niente da mangiare ma diventa difficile con il frigorifero e la dispensa (la crota) piena. E sono, come si dice da noi, bin piantà, diciamo 100 Kg.
Ah, dimenticavo: non rispetto nemmeno la regola dei tre caffè al giorno; per esempio finisco il post e me ne faccio uno. Oggià!

6 commenti:

  1. Grrr! parli di caffè a una povera discaffettata! solo per oggi, nèh (cit)
    Stamattina non ho neppure fatto colazione, ci siamo alzati tardi e comunque da tempo la mattina prendo una tisana. In genere, a fatica, riesco a reggere fino a dopo pranzo, a volte aspetto quando lo prende mio marito verso le 3 e mezza/4, oppure lo riprendo con lui.
    Oggi, già lo so, non lo potrò prendere per nulla (a parte le poche gocce presenti in una piccola dose di tiramisù fatto da me, se lo mangerò - se saremo in troppi a dividerci i 3 litri rinuncerò per la Causa). Infatti andiamo a pranzo da amici, mi godrò una presumibilmente buona paella, ma il momento del caffè sarà tragico! innanzi tutto è assai probabile che la miscela non sia quella che sceglierei io, in secondo luogo sarà fatto sì con la moka ma misteriosamente "lungo", ma quel che è peggio è che qui hanno l'abitudine di mantenere la moka ben lustra dentro e fuori, strofinandola bene anche con detersivi... potete immaginare il sapore... bleah! non ho preso un solo caffè decente in casa di amici non italiani da quando vivo qui...
    Vuol dire che mi metterò in borsa il pronto soccorso: ho ancora alcuni Pocket Coffee portati da mio marito nell'ultimo viaggio in Italia.

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  2. Juhan, ma a te non serve una dieta!!! Dal 05 luglio 2011 ha perso due chili!! :D :D
    Ecco le prove (commento 17) http://parliamodi-ubuntu.blogspot.it/2011/07/indice-di-massa-corporea-d.html

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    1. Vero! Grazie, sono questi i commenti che uno vorrebbe sentire più spesso.

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  3. Come al solito brilla la tua insensibilità e la completa mancanza di rispetto per le difficoltà dei diversamente abili: aspèttati a breve una vibrante protesta ufficiale da parte della Associazione Daltonici Italiani.

    Parliamo ora della Poligonale del Bene, idealmente identificata da una linea di contorno che partendo dal confine con San Mauro procede in senso antiorario seguendo la tangenziale, quindi corso Moncalieri, corso Casale e chiudendosi infine con una protuberanza tentacolare che attraverso Pino raggiunge Chieri, per poter comprendere la Signora Rosa, Torinese DOC in trasferta.

    Prima di andare a consumare un eccellente e profumato caffè propongo di organizzare, prima che mi scappi di mente e fintantoché siamo tecnicamente in tempo, una temporanea interruzione delle nostre diete orientate alla prevenzione dell'anoressia (la mia in particolare sta andando alla grande: ho superato i 100 kg!) e partecipare alla cena con Bressanini organizzata dal Cicap https://www.facebook.com/events/795775990438646/?ref=22&source=1 che potrebbe essere anche un'occasione di incontro tra Tamburisti vecchi e nuovi! :)

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    1. Quella del CICAP-Bressanini sarebbe una ghiotta occasione!
      Per il resto attendiamo fiduciosi.

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  4. Da una chiacchierata con l'amica M (non la signora M) apprendo che questa dieta è il risultato dell'interpretazione locale di una campagna di non so chi per consumare meno carne.

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