martedì 30 settembre 2014

Non so come dirvelo


Oltre il ***BREKKI NIUSS*** (visto il tutto maiuscolo?) cosa c'è?
Perché sto per darvi una notizia senza zionale assai. Roba da non crederci ma credetemi è la vera verità. Davvero.

Ci sarebbe anche da dire che credo di avere un po' di febbre, non riesco a concentrarmi su cose impegnative e allora ho deciso di ripulire l'hard disk (quello che mi è rimasto, l'altro è crashato sabato, per fortuna avevo un back-up quasi recente).
E guarda cosa ti mi salta fuori, 'na roba di metà giugno che colpevolmente ho messo lì un memo e trascurato. E oggi stavo per cancellare il memo ma poi Sua Pastosità (o chi per lui) mi ha dato l'aspirazzione. E allora ecco:


Cliccate per sapere perché dovete sapere e cliccando saprete.
Cioè adesso sapete perché ci sono tutti questi miscredenti: perché non sanno far bene le cose. Ecco.

Ma poi, guardando bene-bene cosa tiene in mano Noè? Non è che lui sapeva zippare come si deve? Probabilmente sì, la tecnologia forse è persa per sempre ma forse no. E nel dubbio conviene indagare. Oggià! Dirk Gently, Indiana Jones, Lara Croft, Roberto Giacobbo ed io siamo pronti, in partenza per il Monte Ararat. Forse viene anche Paolo Brosio, se la mamma celeste lo lascia. Può darsi che per un po' di tempo i miei post saranno meno frequenti; dipende dal wi-fi che trovo. E se trovo quello che cerco, più importante che non il wi-fi.


Voi intanto continuate anche senza di me; poi mi fate sapere, nèh!

lunedì 29 settembre 2014

I Minions


Se non fosse che poi... io adesso comincerei dicendo "a me nessuno dice mai niente, niente! (auto-cit.)" perché è davvero vero. Prendi i Minions --ma forse è meglio che comicnio dall'inizio.

Ieri trovo sui social-cosi delle foto di panettoni divertenti, originali, ecco un paio di tweet:
Ecco. Quelli. Ma prima una nota che sembra OT ma devo dirvelo anche per ringraziarlo che uso sempre i suoi link senza dirgli manco grazie (cosa che faccio prensetemente): a me l'ha detto 4r4g0rn, quello che la sua mamma chiama @evilripper. Grazie nèh!

Allora quelli sono conosciuti come panettoni; non so se e quanto sia ufficiale o colloquiale come termine ma quello è. E, attenzione (ma forse lo sapete e non ci sarebbe nemmeno bisogno di scriverlo) non sono commestibili, sono di cemento. A me che sono un vecchio bacucco (Bruna vorrei farti notare come l'ho scritto, 5 punti!) viene immancabilmente in mente il nome "dissuasori". Ne trovate dappertutto nelle città, anche di altre forme, e materiali, proteggono certe zone dall'invasione delle auto; o almeno ci provano. E l'idea di dipingerli in modo da farli sembrare come i simpatici personaggi che tutti conoscono (tranne me (io)) è divertente. Bravi.
Poi oggi (ecco il lato culturale del blog) ho googlato con l'immagine. La ricerca di immagini con un'immagine funziona sempre meglio, bravo G! Allora ecco qui: Crema, la città si colora: sui panettoni la faccia dei Minions.

Verrebbe voglia di andare a farsi una birra al Bar Fantasy, magari trovi Denise Ferrari. E se non la trovi un "brava! anzi bravissima!" lo scrivo qui, immediatamente. Anzi già fatto.

Oltre al Bar Fantasy ci sarebe anche ħ ma forse sono OT, come non detto.
Per chi come me (metti che ci sia qualcuno, il mondo è grande) non sapesse ninte dei Minions (possibile?) ecco la Wiki, come faremmo senza la Wiki? (cit.). Me lo sono perso ma mi sembra über. Chissà se lo danno alla tele (mentre non ci sono i pakki che altrimenti nonna non mi lascia).

domenica 28 settembre 2014

29 settembre

Domani, o oggi, o quand'è è il 29 settembre.

Quando io ero piccolo c'era l'Equipe 84

beh, dai! 15 anni.


Ma non è questo il motivo: oggi è il compleanno (tanti auguri nèh!) di Anita Ekberg, Loretta Goggi e Jerry Lee Lewis. Uh! quest'ultimo eccolo in Great Balls of Fire.


Sì, compie gli anni anche il Nano Parruccato: a lui niente auguri.

La Provincia Granda


Mi viene spesso rimproverato di diffondere per il web segreti segretissimi che sarebbe bene rimanessero tali. E allora non dirò niente che non si possa dire.
Mai più!
Nèh!
O forse quello che vi racconto oggi è una roba che rientra in quella roba lì? Vedremo, se ci saranno mugugni e reprimende (uh! bella parola reprimende, devo usarla più spesso, anzi inizio: reprimende) vorrà dire che devo ampliare la classe delle cosa proibite.
Tutto nasce da un viaggio in macchina, per ingannare il tempo parli del più e del meno. E, spheega, über, la macchina non era uno scassone rumoroso ma una come si deve, silenziosissima.

 Siccome stavamo nella zona raffigurata nella mappa qui a sinistra l'argomento poteva essere solo uno: il Paradiso Terrestre. C'è ed è quello, non tutto, non ha forma rettangolare ma quello. Loro dicono "noi cuneesi" ma non è la stessa cosa: la provincia di Cuneo è grande, anzi è La Provincia Granda. E buona parte della provincia (e le due città principali Cuneo e Mondovì) sono tali e quali al resto del Piemunt, rasa grama.

L'argomento usuale è "com'è bella la campagna! varda che roba!" ma io ne ho proposto un altro, alternativo: chi è il più illustre e commendevole (per commendevole vale lo stesso discorso di reprimenda) cuneese?

Naturalmente ho proposto Giuseppe Peano. E chi è? Ah! ma è roba vecchia; e poi sì è nato a Cuneo (una frazione della città) ma è torinese, dai! Bocciato.

C'è un altro matematico famoso, vivente, cuneese, Piergiorgio Odifreddi. Non mi hanno buttato fuori dalla macchina perché in fondo sono umani.
Ci sarebbero altri universitari, anche più giovani, meno famosi ma tosti, ma non è il caso. Come NSA sa anch'io so ma non ne parlo qui.
E Flavio Briatore? Uppercarità! E viene considerato milanese, segnatevelo.
Daniela Santanchè, madama Granero? Ecco io non uso certe espressioni, tanto meno sul blog. Vecchia Olgettina rende vagamente l'idea. E poi è milanese anche lei.
Dalle nostre parti hanno cancellato anche Guido Crosetto, fino a poco tempo fa molto popolare.
E negano che sia mai esistito Domenico Comino.
Raffaele Costa, quello che si autodefiniva il ministro rompi è di Mondovì (niente a che spartire con quelli lì) e poi assolutamente no.

Io però mi ero tenuto il jolly nella manica, fin da subito sapevo che la risposta era


che a rigore sarebbe fuori zona, di Alba. Ma da Alba a Bra sono davvero due passi. E la Nutella è famosa in tutto il mondo. Tanto che al ritorno c'è stata una deviazione per comprare la torta di nocciole (buonissima). Non di Ferrero, che ha la sede a Pino, la zona più esclusiva di Torino.

sabato 27 settembre 2014

Suggerimenti - 43


Crackpot emails

Tablecloth trick++

Il ciclo del complottismo

I disegni a matita di Ramon Bruin. Le illusioni ottiche in 3d

The Only Existing Photo of Einstein Blackboarding His E=MC2 Formula

Site J it is!

New math and quantum mechanics: Fluid mechanics suggests alternative to quantum orthodoxy

Quando una “dimostrazione” è una dimostrazione?

Bloggare la scienza (una specie di esercitazione)

Sci-Fi Authors and Scientists Predict an Optimistic Future
sembra interessante, da indagare con l'aiuto di Dirk

Milky Way above Atacama Salt Lagoon

Google Authorship & the Search for Extraterrestrial Intelligence

Scoperte socio-eno-gastronomiche dell'estate 2014

Morirete tutti (le migliori pagine sui complotti)

The top 50 science stars of Twitter

#ShivaFuoriDallExpo, nonostante il ministro Martina


Improbabile ed igNobile: edizione 2014

Inaugurato in Località segreta il Primo Festival del Complottismo

Planck Speaks: Bad News for Primordial Gravitational Waves?

Aggiornamenti su BICEP2

Le onde gravitazionali secondo Planck
I dati del satellite ESA misurano l’osservazione di BICEP2

I nuovi analfabeti: usano Facebook, ma non sanno interpretare la realtà

Hints of Mysterious Dark Matter Revealed by Cosmic Rays

Gustavo Rol: concreta leggenda e mito tecnicizzato

e per pierferdinandi?

Cibi contraffatti

Mangalyaan Successfully Put Into Mars Orbit

A Kantucky Professer Wurks ta Improov Irrigashun Efficiency, Soil Heelth n' High Tunnels

Russia Pledges To Go To the Moon

Why India's Mars mission is so cheap - and thrilling

Aboliamo il monopolio Siae

La manifestazione mondiale contro le scie chimiche

Incultura scientifica debolezza del nostro paese

Voltare pagina


venerdì 26 settembre 2014

Cinguettii - 23

Sono in ritardo perché sono impegnato in una cosa übersegretissimissima, Dario non dire niente, nèh!
E completamente e totalmente differente da Rai'an (là facevo solo manovalanza) ma quasi altrettanto bella. Per intanto la vita continua, per esempio su Twitter ho visto questo.



Quello che ride per ultimo

Se fossi Tim Cook andrei dalla gente in fila agli Apple Store

Ladies and gentlemen

Un solo pensiero?

Idraulico interviene per una riparazione

Seems legit

Bimbi che giocano per strada rincorrendosi e schiamazzando felici

Oggi mi hanno chiesto: cosa faresti con un milione di euro?

L'hanno chiamata "notte" perché

Un Gufo durante il volo

Ego | Eco

And the winner of the 'Modest Job title' goes to this chap

Se avessi voluto consigli su come vivere

Da una coppia gay nasceranno figli gay

#tweetmuto

E' uscito male pure con Larry Page e Sergey Brin accanto

L'amore

Voi scherzate ma questa ha scritto fishing

#Torino e #Lyon , due nomi e due fontane

History is better with lightsabers

Non mi fido di quelli che vedono complotti ovunque

Periodic table table

Così impari a crashare

Oggi é la #GiornataMondiale della fila

Qui su Twitter se non ti fai bloccare

Avete la certezza di usare una connessione sicura?

Il timore della Chiesa

I verbi deve concordare

Non sapevo proprio come trasportare il progetto

The view is nice up here

HEY? WHEREVER WE GO?

Chinese silk chickens

Evolution from Savannah-Cow to Long-Horse
scientificamente discutibile (occorrerebbe una lunga spiegazione) ma divertente

Ieri ho scoperto l'oritteropo

Non riesco a trovare una solo foto

Time travel

Some cells are feminine


giovedì 25 settembre 2014

Forse non tutti sanno che... ma dovete saperlo: 来安


Giancarlo Niccolai-san mi ha mandato, già ieri sera, l'epub di Rai'an.
Non vi dico quanto sia bello perché poi potreste pensare che sono ripetitivo, esattamente come dicono quelli che mi conoscono di persona (quelli della vita 1.0).
Ma non posso non farvi presente 'na roba. A rigore è la seconda volta (le tesi non valgono vero? almeno non le ho contate) che capita ma questa vale di più (e poi "du gust is mey ke uan" (cit.)).

Allora a pagina 4 (quattro) in fondo, copioncollo:
Un ringraziamento speciale va ad Enrico Bo e Giovanni “Juhan” Ponzio, che mi hanno aiutato a revisionare la versione definitiva del testo. Un lavoro certosino e impagabile, grazie al quale il libro che avete fra le mani è molto migliore di come sarebbe stato senza il loro contributo.
No, non ho ancora cominciato a leggerlo, troverei solo delle diff (cus'a l'é?). Ma lo farò, appena avrò finito di contemplare pagina 4 (quattro). E sì quella pagina è venuta davvero bene. Ripensandoci per "Juhan" è la prima volta. Da festeggiare.

Una cosa per i Linuxiani tutti quanti: per leggere gli ebook da PC in genere si usa Calibre. Funziona ma è ingombrante, sembra di essere su Windoze. C'è un'alternativa molto migliore, secondo me, FBReader.
Sì, c'è anche per Windows.

mercoledì 24 settembre 2014

来安 - Rai'an - Pace Futura

 OK, lo so che già lo conoscete, almeno quelli che sanno di 'puter, lui è quello di Falcon. Ma non solo, da un po' di tempo ho scoperto che è bravissimo anche in un campo completamente differente. In modo da non crederci.
Per me è stato davvero uno shock: ho risposto a un suo tweet e mi sono trovato a correggere(parola grossa, lo so) le bozze (libro grosso, non immaginavo) del suo primo romanzo.

Ecco: primo. Non ci credevo, si è portati a pensare a qualcosa di non ancora maturo, di perfezionabile, prendi il Manzoni per arrivare alla versione definitiva del manifesto di Comunione e Liberazione ce ne ha messo di tempo. Ed è dovuto andare a sciacquare i panni in Arno (se mi sentisse la Berta un voto in più). Vero che Umberto Eco ha subito fatto il botto con il suo primo romanzo ma ho il sospetto che avesse scritto qualcosa anche prima.
A me spiace che sia il primo per cui non c'è dietro un editore. Perché davvero Giancarlo lo meriterebbe e l'editore farebbe un affare.
D'altra parte se ci fosse l'editore non ci sarei stato io. E questo sarebbe stata una macchia al makoto di Sua Pastosità (sempre sia condito, RAmen), secondo me.

sì, lo so che non è nello spirito del libro ma attira i lettori di manga

Leggere le bozze è una cosa che non so fare: devi andare a caccia dell'errore di battitura, della virgola in più o in meno. Alle volte (non in questo caso) incontri anche il leggendario Nacoluto. Io non sono capace: mi lascio prendere dalla trama, leggo in fretta per sapere come va a finire, rido --ok, sorrido-- alla frase bella, insomma mi distraggo. E allora devo tornare indietro, caffeinarmi e dirmi "fai attenzione, piersilvio!). Rai'an non aiuta: quando lo leggerete ve ne accorgerete subito anche voi. Anzi no: certi fatti che poi risulteranno importanti vengono introdotti quasi di soppiatto, non gli dai importanza e poi, dopo qualche pagina, devi pronunciare il mantra "Ah!". Lo stesso per il carattere dei personaggi, emerge poco alla volta e non sempre è come sembra.
Un'altra cosa che invidio a lui come a parecchi altri scrittori seri è la capacità di spiegare semplicemente cose difficili, evidentemente solo apparentemente difficili, ne ho parlato in Emergenze, leggerete la bellissima definizione di meme (mi darete ragione).
Giancarlo si è posto un vincolo piuttosto severo: il romanzo è il diario di tre persone, un cyborg del XXII secolo caduto nel Giappone dell'anno 1006, nello Yamato in particolare. Ma tutto viene svolto molto bene con le due miko con caratteri molto diversi e una personalità forte che ci consentono di vedere il mondo con i loro occhi e Rayan che ci ragguaglia quando rischiamo di perderci.
La trama mi distraeva continuamente. Perché il nostro quartetto, forse non vi ho detto che c'è anche un samurai, affronta mille insidie per compiere il compito per cui Rayan è stato inviato lì.

OOPS! mi accorgo che il post è troppo lungo, smetto anche se avrei ancora tante cose da dire. Solo 'na roba: avevo pensato di coinvolgere Bruna ma è impegnata in campagna lassù sui monti, irraggiungibile. Ma c'è Enrico che invece è più libero, in fondo sta solo scavando pozzi in Mozambico, tanto in the jungle, the mighty jungle, the lion sleep tonight. Ecco forse vi racconterà lui; anche lui sa scrivere bene, come sapete.


Bon
. Credo che potete anticipare la stagione delle feste e farvi subito un regalo di quelli preziosi. Buon Natale, nèh!

Aggiornamento: una recensione seria, come vorrei farle io se ne fossi capace: La Biblioteca dell' Estremo Oriente: Rai'an, di Giancarlo Niccolai.

martedì 23 settembre 2014

Complementi di spagnolo - 8 - Parenti serpenti


LA FAMILIA

(dove non specificato, il femminile corrisponde al maschile)

TRISNONNO                        TATARABUELO 
Cfr. italiano AVOLO, ricordando la pronuncia della B e della V che spesso si confondono
NONNO                                  ABUELO                    
BISNONNO                            BISABUELO
PROZIO                                  TÍO ABUELO
PADRE                                    PADRE
Ma attenzione: se dico “tus padres” non intendo mettere in dubbio l'onorabilità di tua madre!, dico “i tuoi genitori”
GENITORI (padre e madre)  PADRES
MADRE                                   MADRE
PAP À                                      PAPÁ
MAMMA                                MAMÁ
FIGLIO                                    HIJO
FRATELLO                            HERMANO
ZIO                                          TÍO             ma tío vuol anche dire un tizio qualunque
CUGINO                                 PRIMO
NIPOTE DI NONNO             NIETO         l’italiano è forse l’unica lingua che non fa distinzioni
NIPOTE DI ZIO                     SOBRINO
COGNATO                             CUÑADO
(esiste anche il CONCUÑADO – in Canaria e America Latina CONCUÑO – che è il coniuge del cognato, non esiste che io sappia la parola corrispondente in italiano)
GENERO                                YERNO
NUORA                                  NUERA
SUOCERO                              SUEGRO
CONSUOCERO                     CONSUEGRO (vincolo tra i rispettivi genitori di due coniugi)
PATRIGNO                           PADRASTRO
MATRIGNA                          MADRASTRA
FRATELLASTRO                 HERMANASTRO

Parole connesse/affini:
PARENTELA (vincolo)                                  PARENTESCO
PARENTELA (insieme dei parenti)               PARENTELA
PARENTE                                                       PARIENTE
PADRINO                                                       PADRINO (di battesimo, di cresima)
MADRINA                                                      MADRINA       “               “
FIGLIOCCIO                                                  AHIJADO
COMPARE                                                      COMPADRE (non so se usa ancora nel Sud Italia, rappresenta il vincolo che si forma tra padre e padrino, è come se fossero compartecipi della paternità, infatti se ricordo bene il padrino dovrebbe subentrare al padre, in caso di suo impedimento/morte, nell'educazione, soprattutto religiosa, del figlioccio
COMARE                                                        COMADRE
attenzione: la COMADRONA è la levatrice, vista come un elemento della famiglia (cfr. MIDWIFE in inglese)
AMICO                                                             AMIGO
CONOSCENTE                                                CONOCIDO
AMANTE                                                         QUERIDO, AMANTE
VEDOVO                                                           VIUDO
ORFANO                                                          HUERFANO
CONVIVENTE                                                 CONVIVENTE
PARRICIDA, MATRICIDA,                          PARRICIDA 
UXORICIDA ecc.
FRATRICIDA                                                  FRATRICIDA

Tanti Auguri Sophia!

Non so se lo sapete, se non lo sapete ve lo dico io che me l'ha detto Famiglia Cristiana:


Intanto tanti 'gury! da tutto il Tamburo, nèh!

Poi ci sarebbe questo sogno che chissà che non si possa realizzare. In fondo l'ha fatto per el pibe de oro


E se don Matteo e Paolo Brosio ci mettono una parola buona anche loro sono certo che sì, si può far contenta Sophia.
Si potrebbe anche farla accompagnare da qualcun'altra meno stagionata, che so Pamela Anderson, Jennifer Lawrence, Lady Gaga o, male che vada suor Cristina


Ecco. Suor Cristina piace, guada qua:


Ancora Auguri Sophia!

lunedì 22 settembre 2014

What's Up?


Ovvero cosa sta succedendo? No perché ieri 1476 visite al Tamburo. Mai successo; siamo sulle 400 al giorno in media con punte di 700. Certo quando Marco ci comunicherà quello che sta facendo mi aspetto un botto! E la disperazione al seguito. Ma questa notte una cosa completamente diversa, eccola:


 visto? subito dopo a mezzanotte, l'ora delle streghe, proprio appena dopo che Cenerentola --sì so che sapete la storia, inutile che ve la conto.


e indovinate da dove viene?
dai, non ce la farete mai, ve lo dico io (me):


 e tutto concentrato, qui:


Beh, sì! Fiction story (dedicato a George Orwell) il post (del nostro AD) merita. A meno che abbiano scoperto il messaggio über-top-secret che nessuno sa (forse).
Anzi che non c'è, se ci fosse lo saprei; ma non è detto che ve lo direi, nèh!

domenica 21 settembre 2014

Participare

Il pubblico si lascia andare subito in esclamazioni di stupore e compiacimento. Già, anche nei primi filmati, si nota il pubblico giapponese che partecipa attivamente, e molto rumorosamente, anche alle occasioni che in altre culture sarebbero state considerate solenni.
(cit. mysteryousassay) che prima o poi si arrabbia davvero e mi toglie la mycizia. Ma devo farlo, anche perché devo dire che anche noi, ebbene sì, anche noi!


Cioè, non esattamente, è una storia complicata ma adesso provo a spiegarmi.
Quando ero piccolo c'erano occasioni in cui i contadini si ritrovavano per lavori grossi e poi si fermavano a cena. E dopo c'erano i dopocena con racconti, mica c'era la tele o il telefono allora. Parlo di robe da grandi, io allora ero un gagno (ragazzino) ma poi ho smesso. Adesso che sono addirittura vecchio e potrei partecipare quelle cose non ci sono più: niente più trebbia del grano come si faceva allora! Sigh!

Dunque dicevo, i racconti. Noi avevamo contatti con quelli di Castagnole, dai un paio di km, anzi meno, e siamo nel loro territorio. Quelli sono diversi, completamente. Per esempio le parole che hanno una "èi" con la "e" larga così loro riescono a metterci una "e" striminzita, da non crederci. "Sèira cèira" diventa "sera cera" che andrebbe bene anche in 'taliano, se "cera" non si dicesse "chiara".

OK, allora per canzonare uno di Castagnole gli si ricordava che loro rispondevano al cine. Per dire quando il Cattivo tentava di circuire la Bella si levava immancabilmente una selva di avvertimenti "Fa tenssiun! Fid'te nen!". Credo non serva una traduzione, vero?
No, quello che dicevano di noi non ve lo dico. E poi non è vero. E comunque noi allora i nostri vecchi non c'erano: il nonno paterno viene da None e i suoi c'erano arrivati scendendo la valle... Ma sto perdendo il filo.

Quelli di Castagnole interagivano con il film! Molto peggio dei giapponesi che almeno lo facevano a teatro. A dire il vero nei concerti rock (mi dicono) capita ancora.

Ma al cine! dai mica possono sentirti.
O no? No perché Woody Allen ...


'd Castagnole 'd co chiel?

sabato 20 settembre 2014

Emergenze


–Mi stai... mi stai dicendo che... i sogni, i ricordi, i pensieri, i desideri... sono tutti qui?– picchio la mano contro la testa, tanto forte da farmi male, –È tutto dentro a quella roba grigia?–
–Kaori, forse...–
–Rispondi!–
Lui mi guarda intensamente, con l'espressione grave. Ho capito che ha capito. Ho capito che sa quanto è importante ciò che gli sto chiedendo.
–Sì, Kaori... è tutto lì dentro.–
Scuoto la testa. Chissà perché sorrido. Anzi, ridacchio. E scuoto la testa. La testa. Tutto nella testa. Ridacchio più forte. E il cuore? E il cuore che fa? Non stavano nel cuore, i desideri? Rido.
Sì, ora rido.
[...]
–Dov'è l'anima? Dov'è l'anima? Non mi dirai che anche quella è nella puzzolente roba grigia che abbiamo in testa?–
Non avrai il coraggio di dirmi anche questo!
–No, quella no.–
–Noi le chiamiamo emergenze. È ciò che emerge dal basso, il nuovo tutto che sorge dalle vecchie parti, qualcosa che prima non c'era, e quando le cose più semplici si parlano in un certo modo, ecco che inizia a esistere.
–Quell'essere che tu chiami Kaori, che tu chiami “io”, non è nel cervello. È nella tua vita. È nelle persone che hai conosciuto, nei posti che hai visto, nelle foreste che hai attraversato, nell'aria che hai respirato. E certo, anche nel cervello, che ricorda tutto questo, ma è anche nelle tue mani, e nelle tue gambe, e nella stanchezza degli occhi quando li chiudi per dormire, e nel primo respiro del mattino.

(cit.) Ma una "(cit.)" mysteryousassay! -- prossimamente... ma non trattenete il respiro, nèh!

venerdì 19 settembre 2014

Cinguettii - 22

Come passa il tempo! Siamo già al 19 settembre, io sono indaffarato su alte cose per cui solo la solita rassegna di cose apparse su Twitter. E senza le solite immagini, non ho tempo, prossimamente le rimetto.

Però un'eccezione: devo proprio presentarvi la mia amica Midori-san; eccola impegnata in un kagura, lei è bravissimissima.


Cluttered desks

R&D

La foca

Logos

Very Large Telescope follows comet #67P

Sul fiume

I compiti!

Hai letto Guerra e pace?

corsi di recupero

pi

Ecco perché le corse di gatti sono così noiose...

La ragazza Carla

la coda

Hai dato a tuo figlia un nome

Ancora Pi

Hilarious Animal Pictures

Giove ha 63 lune

Era il trisnonno di Bossetti

Non per vantarmene, ma me ne accorgo sempre quando in un film

ci s’innamora delle persone sbagliate

La Gruber tutta fiera mentre dice che non è né su Twitter né su Facebook

Al prossimo invito ad un matrimonio rispondo che partecipo solo se

Quello che semini raccogli

Gente che copia su twitter frasi copiate da facebook

In laboratorio

Noi la pensiamo come Umberto Eco. E voi?

Il girone più terribile dell'Inferno

Terzo giorno di Festa della Rete

Marò: Latorre torna a Taranto per curarsi

Robin lleva un arma especial para combatir a Grischuk
sono sicuro che c'è lo zampino del nostro AD

Ecco la vignetta di ringraziamento di @zerocalcare

Selfateve co' questo...

Did Beethoven even care

Optimism

Mio nipote é un genio

In 1877, The Times introduced the phonograph

La sonda Pathfinder

Higgs, quando?
soddisfazioni

progress

Se fossimo stati creati per schizzare fuori dal letto appena svegli

Oggi nel 1977 Voyager 1 scattò la prima foto della Terra e della Luna insieme

I motivi che ci spingono nonostante le delusioni a fidarci ancora degli altri

La vita è meravigliosa

Una volta #ChuckNorris frequentò il seminario per prendere i voti

La tazza "salva baffi" per il gentiluomo



mercoledì 17 settembre 2014

Complementi di spagnolo - 7 - Mio, tuo, suo...



PRONOMI E AGGETTIVI POSSESSIVI



(pronome personale)

Aggettivo
possessivo
preposto
1

Pronome
possessivo
2
Aggettivo possessivo
posposto 3

singolare 4

plurale

singolare 5

plurale

yo

mi

mis

mío/a

míos/as


tu

tus

tuyo/a

tuyos/as

él/ella

su

sus

suyo/a

suyo/sas

nosotros/as

nuestro/a

nuestros/as

nuestro/a

nuestros/as

vosotros/as

vuestro/a

vuestros/as

vuestro/a

vuestros/as

ellos/ellas

su

sus

suyo/a

suyos/as


1   non ammette l’articolo determinativo (come in inglese, per esempio)
2   come pronome: preceduto da articolo determinativo
3   come aggettivo posposto: con sostantivi preceduti da aggettivo dimostrativo, indefinito, numerale o articolo indeterminativo
4   ammette l’articolo indeterminativo
5   in senso sostantivato con l’articolo neutro lo


Esempi:
1    Sus padres son alemanes (i suoi genitori sono tedeschi)
2    Mi maleta y la tuya (la mia valigia e la tua)
3    Aquel amigo tuyo, algunos amigos nuestros, dos amigos suyos, un amigo mío...
4    Ha llamado un vuestro amigo (meglio:un amigo vuestro)
5    Lo suyo es el baile (il suo (la sua specialità) è il ballo)


ESERCIZI
-  ¿has llamado a ... amiga?
-  ... coche es más viejo que el ...
-  lo ... es trabajar, siempre trabajar





Un km quadrato

È solo una mia ossessione?
Forse no, almeno a sentire la mia amica A. che non vuole essere citata e oggi la cito qui e sull'altro blog. OK, ex-amica, peccato.

Il tutto è nato da una discussione su una cosa di cui parliamo da un po' e prima o poi ci faccio un post, davvero. Ma per adesso di quello non vi dico niente, nada, zilch, roba segretissimissima e mysteryousassay.

Oggi invece questo: quant'è grande 1 km2?
Se non ho sbagliato tutto clamorosamente ecco tre esempi:

Torino

Piobesi

i dintorni di casa

Sì Google Map. E queste sono le scale, tutte uguali, ovviamente.


martedì 16 settembre 2014

Le catene di Facebook



Devo scusarmi per il ritardo con Lucia Marino che mi ha invitata al gioco dei libri che imperversa su Facebook.
Già ho partecipato due volte, non ci pensavo più, anche per questo forse non mi sono accorta della notifica: del resto, sono stata in viaggio, collegandomi sporadicamente, e si sa che su Facebook “panta rei”! Solo per caso ho sfogliato le notifiche vecchie.

Da quanto mi è stato detto la prima volta, si tratta di elencare 10 libri di narrativa che ci sono cari: successivamente ho visto il gioco trasformarsi come avviene con quello infantile del telefono senza fili (ad ogni passaggio si ha una variazione, più o meno voluta, per cui all'ultimo passaggio la parola risultante è completamente diversa da quella iniziale).
Pertanto non mi sono stupita quando, per alcuni, i libri da narrativa sono passati a saggistica, o quando ho letto la definizione “i libri che mi hanno cambiato la vita”.

Bene, io non credo che alcun libro in particolare mi abbia “cambiato la vita”: OGNI cosa che ho letto ha contribuito in modo più o meno incisivo a fare di me ciò che sono ora ed mi resta tempo, forse, per evolvere ancora.
Perciò elenco qui solo alcuni della miriade di libri che ho letto nella mia lunga vita, e neppure questa volta in ordine di importanza.

Ricordo, per esempio, il bellissimo “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” di Buzzati, con disegni dell'autore, che ha allietato la mia infanzia e la prima adolescenza.


Il vagabondo delle stelle” di Jack London, letto da bambina quando probabilmente non ero ancora in grado di comprenderlo, è una storia che contiene altre storie: un prigioniero “evade” coi sogni dalla sua situazione, vivendo (o rivivendo? mi par di ricordare che fossero reincarnazioni) altre vite, in altri contesti storici e geografici. Scusate, non ricordo molto di più, in fondo son passati quasi sessant'anni!

Leggendo “Fahrenheit 451” in quanto appassionata lettrice mi sono molto immedesimata nella storia, anzi mi sono chiesta quale libro avrei potuto io imparare a memoria per i posteri, nel caso si verificasse quanto ipotizzato, poi mi son resa conto che la mia memoria risibilmente labile non mi permetterebbe neppure di imparare a mente una poesiola...


1984” l'ho letto la prima volta da giovane e già avevo notato che molte di quelle fantasie erano profetiche: riletto pochi anni fa sono rimasta stupita delle capacità di previsione dell'autore dalla storia riscritta giorno per giorno -ma già Stalin aveva fatto cancellare Trotksy perfino dalle foto!- al controllo costante anche visivo del cittadino). Oggi direi che si è avverato in pieno tutto quanto...
Anche “La fattoria degli animali” è piuttosto realistico!

Io uccido” di Faletti: a parte la curiosità per l'autore e l'interesse per una trama poliziesca (sono un'appassionata del genere), mi è piaciuto non tanto per la prosa, decisamente sovraccarica, quanto per i divertenti e fantasiosi paragoni!


El manuscrito carmesí “di Antonio Gala è la biografia romanzata dell'ultimo re “moro” Boabdil, fino alla caduta di Granada che pose fine a più di mezzo millennio di dominio musulmano in Andalusia.


Via col vento” anche ha uno sfondo storico, ma mi è piaciuto (e per questo l'ho riletto! un giorno o l'altro devo proprio vedere il film -l'ho su DVD- sperando che non mi deluda) soprattutto per il carattere deciso e impetuoso, sia pure piuttosto egocentrico, dell'intrepida protagonista Rossella. 
Tutto il contrario del “Dottor Zivago” (che infatti non mi è piaciuto), il cui protagonista, così debole di carattere, indeciso e “mollacchione”, è una vera iattura per le povere donne che inspiegabilmente l'amano. 
Confesso che anche “Madame Bovary “ l'avrei presa volentieri a schiaffoni fino a ridurle il viso come un pallone... altro libro che non mi è piaciuto, quindi.

Mi è invece piaciuto molto, sia per l'ambientazione storica, sia per il carattere degli indimenticabii personaggi, ma soprattutto per lo stile di scrittura, “Cien años de soledad” che ho avuto la fortuna di poter leggere in lingua originale, senza perdermi perció dettagli della prosa dell'autore.

Anche “The adventures of Huckleberry Finn”, ancor più di “Tom Sawyer” le ho trovate godibilissime in lingua originale ancor più di quando ne avevo letto la versione in italiano: soprattutto per il linguaggio usato dall'autore, leggermente diverso nei due libri perché la narrazione vien fatta da personaggi di ceto e cultura diversi.

Be`, mi pare di aver superato i 10 libri, pertanto mi fermo qui.
E chiaramente interrompo qui la catena: odio le catene!

Higgs, quando?

L'ultimo esempio in ordine di tempo è stata la rivelazione del bosone di Higgs, che ha fatto scalpore nel 2013.
p.113 di La realtà non è come ci appare di Carlo Rovelli.

Poi ne parlerò, bello ma sono solo a p.123, praticamente l'introduzione. Cioè no ma quello che Carlo (posso chiamarlo così senza essere katsiato? i 'mericani lo fanno; e poi lui mica viene a saperlo (spero)).

Questo l'ho letto ieri sera, ero già mezzo addormentato ma qualcosa non mi tornava. Cioè, 2013? l'anno scorso? no dai! è passato più tempo, ne sono sicuro: Marco Delmastro e Gianluigi Filippelli che twittavano in continuazione e supplivano al mio collegamento che non mi consente lo streaming. E sì, cinque sigma! (loro dicono così per dire "sì, sicuro, siamo praticamente sicuri che è sicuramente così", contano le parole che cominciano con "s"). Era il 2012, anzi il 4 luglio, guarda qui:


e qui, dove c'è anche qualcuno dei protagonisti:


Però, torniamo a noi: ieri sera mi sono alzato, sono sceso, acceso il 'puter e sentito la Wiki:
[I]l 4 luglio 2012, in una conferenza tenuta nell'auditorium del CERN, presente Peter Higgs, i portavoce dei due esperimenti, Fabiola Gianotti per l'esperimento ATLAS e Joseph Incandela per l'esperimento CMS, davano l'annuncio della scoperta di una particella compatibile con il bosone di Higgs, la cui massa risulta intorno ai 126 GeV per ATLAS e intorno ai 125,3 GeV per CMS.

La scoperta del Bosone di Higgs veniva ufficialmente confermata il 6 marzo 2013, nel corso di una conferenza tenuta dai fisici del CERN a La Thuile. I dati relativi alle sue caratteristiche sono tuttavia ancora incompleti.
OK, chiaro. A questo punto sono tornato a dormire (dopo aver chiuso il browser e spento il 'puter, ovviamente).

Però, mi son detto: va bene che a me nessuno dice mai niente (auto-cit.) ma anche Marco!
O no? No, verificato questa mattina appena alzato e caffeinato: Aspen 2013, giorno 4: i fotoni di CMS, il bosone è un bosone di Higgs.

Il Web è bello, se lo usi bene, evitando gossip, bufale e tavanate trovi quasi tutto quello che vuoi. Poi magari te ne dimentichi ma con una piccola indagine, anche senza googlare, lo ritrovi.

Ah! 'na roba: le immagini sono prese dalle presentazioni di Marco, qui: Ricercatori visibili.

lunedì 15 settembre 2014

Il nuovo arcivescovo di Valencia


Pare si tratti del card. Cañizares Llovera ma vale per tutti. Alla faccia di quanto dicono.
Loro sono i capi.
E hanno l'otto per mille.
E non pagano le tasse.
E la Rai gli fa continuamente pubblicità gratis.


Sempre che sia lui qui c'è la bio, su un sito amico, anzi di più.

Goooglando ho trovato URL a non finire ma potete farlo anche voi, volendo. Io mi limito a un video, segnalato dal vaticanista de La Stampa (arriva dal giornale di Silvio, Feltri e Sallusti), una garanzia.


Morale

Sì questa storia ha una morale: Sua Pastosità il Prodigioso FSM (sempre sia condito, RAmen) è un burlone.

sabato 13 settembre 2014

Complementi di spagnolo - 6 - Tutti a casa!



Soprattutto se volete affittare un alloggio per un soggiorno in Spagna avrete bisogno di conoscere alcune parole che possono ingannarvi.




Per un breve periodo può esservi sufficiente un "estudio": tranquilli, non vi sto suggerendo di arrangiarvi in un ufficetto!

Un estudio (notate la e eufonica di cui vi ho parlato nel primo incontro) e' quello che in italiano viene chiamato monolocale, ovvero un alloggio (vivienda) formato da una stanza multiuso, a volte comprendente l"angolo cottura" che in alcuni casi invece ha un piccolo spazio a sé, oltre ovviamente al bagno.

Invece quel che noi chiamiamo studio, ufficio, cioè il luogo dove si sbrigano lavori di "scartoffie" si dice despacho.







Insomma, oggi voglio proporvi la nomenclatura inerente le case, una lezioncina facile facile...

Una casa è un edificio, se è di molti piani sarà un rascacielos (letteralmente grattacieli).
Un edificio è formato, ovviamente, da vari apartamentos o pisos (più avanti vi parlerò dei vari significati di questa parola).
Nel caso di un edificio unifamiliare o bifamiliare, si parlerà di chalet (pronuncia cialét) o di casa a seconda che abbia o no un giardino.
Poi, certo, ci sarà qualcuno che si può permettere un ático...


Un apartamento o una casa o un (*) chalet possono essere formati da alcuni o tutti questi elementi:
cuartos    genericamente stanze
recibidor      ovvero la stanza d'ingresso
pasillo          cioè il corridoio
habitación  = stanza, genericamente (a parte quelle che noi chiamiamo "i servizi" che anche in spagnolo collettivamente si chiamano servicios)

Troveremo sicuramente una cocina e almeno un (cuarto de) baño che è quello completo di doccia ducha o vasca bañera, mentre quello comprendente solo WC (inodoro) e lavabo è detto aseo (da asear = pulire, rassettare).

Nelle cucine più ampie ci può essere un óffice (parola presa in prestito, non esiste nel dizionario ufficiale) ovvero una zona-pranzo (mi pare che anche in Italia si usi questa parola, ma per designare una specie di antecucina con la dispensa o altro).

Il soggiorno si può chiamare sala o salita (saletta) ma generalmente si chiama estar (anche questa parola non esiste ufficialmente come sostantivo, è sottinteso che si tratti di una stanza appunto per stare, soggiornare) che può essere o no separato dal comedor (da comer = mangiare, come dire mangiatoio).

Si può chiamare anche salón, che significa salone in tutte le sue accezioni (salone di bellezza, Salone dell'Auto...) ma soprattutto in Canarias definisce una grande stanza, in genere un grande garage, dove ci si può ritrovare a far festa con gli amici, così come in Italia usa la cosiddetta cantinetta o altre definizioni.

entrata a un salón o garaje


angolo attrezzato a cucinetta in un salón




cenetta familiare in un salón


Altro elemento indispensabile è il dormitorio a volte chiamato anche habitación per antonomasia. Certo, la parola richiama alla mente le camerate delle caserme o dei collegi, ma tant'è...







Spessissimo, molto più che in Italia, il dormitorio presenta un armario empotrado (armadio a muro), che io odio particolarmente perché occupa molto più spazio di uno normale ed è inamovibile!





Se l'ampiezza lo permette, si può avere una stanza a parte per gli armadi ovvero un vestidor, separata dal dormitorio tramite una parete o gli armadi stessi.




Un alloggio di grandi dimensioni potrà avere anche un disimpegno ovvero distribuidor, nonché un despacho, soprattutto se uno dei padroni di casa svolge una professione che lo richieda.

esempio di solana

Molti edifici popolari non hanno una terraza o un balcón, però in cambio hanno una specie di terrazzo, spesso  chiuso da mattoni traforati ornamentali o una vetrata, cioè una solana, adibito per lo più a stendere il bucato (si evita così l'effetto barriada ovvero quartiere popolare, così tipico invece in alcune zone d'Italia, con la distesa dei panni da una casa all'altra...).



Però, nel caso non esista questa solana, si può stendere il bucato dalle finestre (ventanas) affacciate sul patio de luz, ovvero il cortile interno, che serve appunto a dare luce alle stanze che non hanno finestre in facciata (fachada, con gli stessi significati dell'italiano) oppure su quella che in italiano corretto ma desueto si chiama altana, ovvero la terrazza che copre l'edificio a mo' di tetto, ovvero la azotea. È interessante l'etimo di questa parola: deriva da azotar, ovvero frustare, in questo caso il frustare del vento, che asciuga il bucato anche in assenza di sole...


In una casa o un chalet ovviamente il patio è invece come una stanza in più, all'aperto ma al tempo stesso al riparo dalla vista esteriore, un cortiletto a volte con piante e ornato in vario modo (si pensi al patio andaluz, spesso decorato con le tipiche piastrelle dai toni azzurri o azulejos).



E per l'auto? come ho detto, può esserci un garaje addirittura ampio a sufficienza da poter farne un salón, oppure di dimensioni più contenute. Nel peggiore dei casi ci si può accontentare, in un edicio plurifamiliare, di un aparcamiento o box, un "posto macchina" insomma.

Una vivienda può avere anche un trastero ovvero un locale di sgombero, un ripostiglio, sia integrato nell'appartamento sia a se stante, per esempio una soffitta (desván), che può ricevere luce da una finestrella o  buhardilla, se è sufficientemente ampio e alto spesso viene trasformato in mansarda.




Un tesoro che poche case possono permettersi di avere nel sótano (seminterrato) è la cantina o bodega, possibilmente fresca e asciutta, da poter adibire anche alla conservazione di vini o salumi...

questa è una cantina vera e propria...



(*) non uno bensì un chalet perché appunto si legge cialét, non scialé