sabato 22 novembre 2014

Programatori


Un blog sui programmatori. Come si vedono loro.
In realtà è da un po' che volevo raccontarvene anche per un motivo che non riesco più a trovare l'esempio. Ve ne parlerò tra breve ma prima una cosa che capita spesso, troppo.
Avete presente quando qualcuno se ne va? Cosa succede dopo? Magari non subito ma prima o poi...
E quelli previdenti si premuniscono, adesso vi racconto
Ecco un esempio: Pourquoi on n’oublie jamais nos collègues codeurs.
Ma l'ambiente è fantastico, come qui: C’est de l’art.

Però...
quando m'ero detto "ci faccio un post" il motivo era tutt'altro: la lingua. No, non il francese, se volete c'è la traduzione in inglese. Mi riferisco al gergo: non si dice ordinateur ma ordi, non garçon ma gars (questo in realtà è più comune), non personnel ma perso, non sympathique ma sympa e così via. Inoltre c'è l'uso dell'apice alla 'mericana: p'tit, t'as, j'me e così via. Una cosa simile fa Boulet.

Invece
Zerocalcare (dai non posso non citarlo) usa un linguaggio giovane ma non sempre il mio (sono vecchio).

Se fossi bravo
a questo punto citerei Wiley Miller. E andando indietro nel tempo Li'l Abner di Al Capp. Uh! anche nel titolo.

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