mercoledì 22 marzo 2017

I tempi stanno cambiando (cit.). O sono solo io (me)?


Una domanda per sapere se vivo in una zona del mondo speciale. O, in alternativa, se sono speciali le persone che frequento.

Adesso l'ambientazione preparatoria per la domanda.
C'è un vecchio noioso (io, me) che racconta come fare per fare 'na roba; siccome il vecchio (sempre io) pensa che non sia poi tanto immediato e anzi che l'opinione corrente sia propensa a credere aprioristicamente (d'ho!) diversamente la cosa è lunga e noiosa (beh, da me cosa t'aspetti?). In ogni caso la vittima (non me, chi mi sta a sentire) guarda, magari chiedendosi perché si usi carta e  matita  penna invece del 'puter; anzi se si usasse il 'puter si potrebbe saltare al risultato 😯

Arriva teh Boss che mi dice (a me) "Ah! senti per quanto riguarda..." e la vittima che prima mi stava a sentire tira fuori il telefono e comincia a leggere messaggi (presumo). Forse non ha torto, si parla d'altro, non è cosa che lo riguardi.
Riprendiamo.
Torna teh Boss dicendo "A proposito non sarebbe possibile...", sta parlando di quello che stiamo progettando. La vittima ne approfitta, riprende a testare (nel senso di messaggiare, posso fare come i 'mericani che usano "texting", vero?); teh Boss lo guarda brutto e allora smette. Riprendiamo.
Poi, come ogni cosa (o almeno qualche cosa, alcune cose almeno) finisce e teh Boss (ci stava spiando?) arriva dicendo "Un caffè?". Indovina l'ex vittima cosa fa? Sì!

Ed ecco la domanda che tutti stanno aspettando impazienti: sono in una condizione atipica?


Fermo lì! questo non è lui ma uguale, anzi meglio (assay) 🚀
Se non è serendipity è combinassione (auto-cit. nuova, appena inventata) 🍎

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