mercoledì 14 marzo 2018

Continuo il mio discorso dell'altro giorno




(OKdiario -7/3/2018)

Continuo il mio discorso dell'altro giorno.

Sempre a proposito dell'  indagine "sospetta" (secondo quel tale Monaghan, cittadino UK noto per le sue idee separatiste)  sui finanziamenti a ricerche, pubblicazioni e conferenze faziose, tese a creare nel pubblico, soprattutto estero, una visione distorta del problema catalano, ecco un altro stralcio, relativo all'indagine per malversazione (da El Confidencial del 9/5/2017):

"Según ha podido saber El Confidencial, entre los agujeros detectados se encuentra la celebración de concursos en los que solo participó una empresa; la aceptación de duraciones superiores al límite legal de 20 años para los contratos de colaboración público-privada (CCPP); licitaciones en las que ni siquiera se comprobó el cumplimiento de los requisitos de los candidatos; la ausencia continuada de las actas de las reuniones con las empresas, y la aplicación de criterios de valoración demasiado genéricos en los apartados subjetivos de los concursos. En otros casos, se despreció directamente el importe de las ofertas, atendiendo únicamente a sus características técnicas y propiciando así que fueran elegidas las más caras.
El Ministerio Público sospecha que los altos cargos del Govern aprovecharon esos vacíos para amañar los contratos públicos de la secesión, favorecer a ciertas empresas y licitar servicios por precios muy superiores a los reales. Según los indicios que también maneja la Guardia Civil, solo aquellas empresas que estaban dispuestas a abonar un “coeficiente de paso” o un porcentaje en comisiones ilegales podían acceder a determinados concursos del CTTI. La flexibilidad del diálogo competitivo habría facilitado el desvío de fondos públicos y el enriquecimiento ilícito de los dirigentes que podían influir en los procesos." 


Notate che non si parla dell'attuale indagine di Hacienda ma di una anteriore da parte del Pubblico Ministero nazionale, risalente a prima dell'illegale cosiddetto referendum e relativa all'assegnazione di contratti pubblici. Si parla di contratti concessi senza concorso pubblico o con concorso "segreto" noto solo a una determinata impresa, di contratti svolti in maniera oscura senza rispettare la normativa. Notate anche che si parla di "amañar" ovvero "fare pastette", e che il sospetto, abbastanza fondato visti i fatti successivi, è che tutto ciò servisse per ottenere i fondi illegali necessari per il tentativo di secessione. L'indagine fiscale ne è la diretta conseguenza.

Qui ne parla El Mundo del 12/11/2017:



Ma l'opinione pubblica estera è convinta che i secessionisti siano ingiustamente indagati e perseguiti, che non si rispettino i loro diritti umani, che la Spagna sia antidemocratica e dittatoriale!
Non è affatto così, anzi direi che il sistema giudiziario è fin troppo garantista con i presunti delinquenti.

Per esempio, salvo per piccoli crimini punibili con meno di un anno di carcere (che poi come in Italia diventa scarcerazione immediata), è richiesta la presenza dell'imputato e del suo difensore a qualsiasi processo. Insomma, il processo "in contumacia"   ovvero "en rebeldía" non si può fare. Ed è per questo che lo Stato spagnolo sta attualmente trattenendo in carcere preventivo tre (sì, gli altri sono liberi sotto cauzione) dei capi del tentativo di secessione, visto il reale rischio di fuga dimostrato dal loro caporione Puigdemont e altri implicati, attualmente all'estero in paesi in cui sono sicuri non si possa chiedere l'estradizione per i reati a loro imputati.

I secessionisti stanno ora bloccando il parlamento catalano (in cui la loro coalizione ha la maggioranza, benché il partito più votato sia invece fedele alla Costituzione) perché esigono che venga eletto presidente della regione autonoma un loro candidato ben definito: dapprima reclamavano curiosamente  l'eleggibilità "a distanza" - cioè in contumacia! - (tramite sistemi informatici) di Puigdemont, che non può toccare suolo spagnolo senza essere arrestato e messo in carcere preventivo in attesa di processo.


Non riuscendo in questo tentativo (è stata soppesata dai suoi seguaci perfino la possibilità di farlo pervenire, camuffato o magari nascosto nel bagagliaio di un'auto come per la fuga, fino all'aula del Parlamento, dove avrebbe potuto essere investito della presidenza), Puigdemont ha ordinato che si eleggesse uno dei suoi fedeli, ovvero Jordi Sánchez, che però è uno dei tre secessionisti tuttora in carcere: la richiesta di scarcerazione per poter assistere di persona -come richiesto dallo stesso regolamento del parlamento catalano- all'investitura è stata negata dal giudice, visto il noto pericolo di fuga.

Del resto, il partito CUP (la cui rappresentante finora più battagliera e carismatica, Ana Gabriel, è emigrata in Svizzera, forse per paura di possibili incriminazioni) ha asserito che si asterrà dal votare Sànchez, lasciando quindi probabilmente la coalizione in minoranza di voti, visto che dei 5 fuggiti in Belgio due (Puigdemont e Comín) si sono rifiutati di rinunciare al loro seggio in Parlamento per permettere ad altri candidati non imputati di prendere il loro posto nel Parlamento stesso e nelle votazioni.

Ora si parla di un "piano C", sempre con un candidato scelto da Puigdemont - che attualmente ha unicamente titolo a  partecipare al parlamento come deputato -ammesso che la sua mancata presentazione non lo faccia decadere- ma continua a esigere e comandare  (*).
Si propone Turull (che cercò, non appena uscito dal carcere preventivo,  di rinnovare il passaporto che aveva dovuto consegnare). Ovviamente potrebbe essere poi costretto a rinunciare, se fosse  condannato nel futuro processo, e i deputati di CUP potrebbero non votarlo..

"Se necesitan al menos dos votos de los cuatro de la CUP para que salga adelante la investidura. De ahí que un sector de la lista de Puigdemont ponga también sobre la mesa el nombre de Joaquim Torra, exdirector del Born Centro Cultural y exvicepresidente de Òmnium. El perfil radicalmente independentista de Torra, creen, podría convencer a los anticapitalistas. La otra opción para poder investir a un president pasa por que Puigdemont y el exconsejero Toni Comín, ambos en Bruselas, renuncien a sus actas. Un escenario poco probable."

Nel frattempo ERC (uno dei partiti della coalizione) sta cercando di sbloccare la situazione, chiedendo che si designi entro questa settimana un candidato legalmente eleggibile: dal suo insediamento, mesi fa, il parlamento catalano ha potuto solo eleggere il presidente dello stesso (Torrent), ma  tutti i lavori sono fermi, mentre i parlamentari percepiscono il loro stipendio (**) e la regione è "commissariata" tramite l'articolo 155 dal governo centrale, per le pratiche di ordinaria amministrazione.

Intanto lo Stato continua con le indagini sulle illegalità commesse dagli indipendentisti: per esempio,  lo spionaggio illegale  su dirigenti del Partido Popular e altri  politici non indipendentisti.  (su questo il buon Monaghan non chiede "To what end?").

Comunque a quanto pare Puigdemont non ha ancora perso la speranza di diventare il primo presidente (a vita, immagino) di una ipotetica repubblica catalana  perché ha reiterato, tramite i Mossos, la richiesta di un rifornimento di armi (ne avevo già scritto tempo fa, a proposito di una precedente richiesta, menzionata anche nel presente articolo), probabilmente per creare un esercito ai suoi comandi, in uno stato repubblicano ma non democratico, bensí poliziesco e fascista (non fatevi ingannare dal fatto che i suoi alleati siano di sinistra).

Non mi stupisce questa volontà di armare i Mossos, così come la schedatura dei cittadini: da tempo, invece di usare il terrorismo come a suo tempo ETA fece nel País Vasco, stanno subdolamente rodendo da dentro la società catalana, instillando odio e diffidenza tra i cittadini, seminando ingiustizie e sopraffazioni verso i non allineati, tentando di spingerli a una guerra civile.  A quel punto sguinzaglierebbero i Mossos (già noti per la loro passione per i manganelli... però se ci riescono avranno anche armi da guerra).



(*) Per definire Puigdemont si possono usare questi termini: egolatra, arrogante, menzognero. Vi ricorda qualcuno in Italia?

(**) Faccio notare che gli stipendi di parlamentari e governanti della regione autonoma di Catalogna   sono i più alti in tutta Spagna, a parte l'appannaggio del re.




A tutt'oggi non appare nulla sui quotidiani in merito alla risposta alle richieste di Hacienda che scadevano lunedì.


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