martedì 27 agosto 2013

Io & il 'puter (cont.)

Per la serie "brutta bestia la nostalgia" continuo con il discorso cominciato qui e continuato qui.
Naturalmente quello che segue è come l'ho vista io, la realtà è probabilmente molto diversa, e senz'altro più interessante.

Io sono troppo giovane per aver preso parte all'età dell'oro dell'informatica, quando i computer erano veri computer e i programmatori veri programmatori e --OK! ci siamo capiti.

Ma sono arrivato in tempo per partecipare a un' era in cui c'era molta confusione (proprio come adesso). Allora ogni macchina era diversa dalle altre, non come oggi che c'è Windows per tutti. OK, quasi, c'è l'OSX (X si dovrebbe leggere 10, cioè ten, ma non divaghiamo) o Linux. No allora ogni macchina aveva il suo sistema operativo, spesso molto diverso da tutti gli altri. E IBM aveva diversi OS (sì, si diceva così). E quando i computer ha iniziato a farli HP (ottimi, indistruttibili e costosi) non ci crederete ma era ancora peggio di IBM.

Ma nel mentre stava capitando (e quasi non me ne sono accorto) la rivoluzione, come quando approfittando dell'asteroide i mammiferi hanno soppiantato i dinosauri.
Erano comparsi i personal computer. Non solo l'Apple II, tanti altri, ricordo solo il Commodore (64 e Vic20) perché ci ho trafficato su. Ma non servivano (ancora) per le cose che facevamo noi: troppo piccoli, non collegabili alle periferiche presenti, differenze di memorizzazione dei dati. E non potevi usare i programmi che avevi, spesso sviluppati in proprio. Insomma no.
E per un po' sono rimasti una cosa principalmente a livello amatoriale, giochi e poco più. Io sono rimasto molto stupito quando ho visto un mio amico rimasto nell'Accademia scrivere il suo paper su un Apple compatibile con il box in legno, l'aveva assemblato lui.
Ah! nel frattempo (ma costava caro allora) era comparso Unix, l'antenato di Linux. Ma è una storia lunga, forse ne parlo in futuro.

Poi IBM ha deciso di fare anche lei il suo personal, il PC. E per il sistema operativo ha incaricato Microsoft di farlo. È nato il PC-DOS e la versione Micro$oft, MS-DOS. Era molto smile a quello che usavano quasi tutti i personal allora il CP/M. E il PC è stato copiato, da Compaq (che da noi si leggeva compaqù diversamente dal resto del mondo) e sono nati i compatibili che alla fine hanno segnato la fine dell'originale.
E lì è successa una cosa strabiliante, almeno per me: il personal non veniva usato per fare calcoli difficili, lunghi e noiosi da fare a mano come facevamo noi con il Fortran, no, veniva usato per scrivere.

Già perché non ci crederete voi giovani ma allora c'erano le dattilografe, in copisteria. Chi doveva scrivere una relazione, un rapporto, un qualcosa insomma se non era über-geek e aveva e sapeva usare la macchina per scrivere e non era in un posto tosto dove c'erano segretarie che quella macchina sapevano usarla doveva scrivere a mano, scrivendo in modo molto chiaro, tipo terza elementare, e dare il malloppo da battere in copisteria. Le formule, se c'erano, si aggiungevano a mano. E si era già fortunati: Xerox aveva inventato la fotocopiatrice.

Ma aspetta un attimino: Surely you're joking mr. Juhan!

4 commenti:

  1. Mi hai fatto ricordare i macchinari che ho usato durante la mia epoca da impiegata. Ma il commento sarebbe troppo lungo, preferisco rispondere con un post. Stay tuned.

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  2. Commodore 64, ce l'ho... tra i cimeli del mio vecchio. Non lo tiriamo fuori da un bel po' ma se sta lì si spera funzioni ancora.
    Per il resto... Son d'accordo con Bit3Lux, belli ed interessanti questi post; un viaggio indietro nel tempo a cavallo del 'puter.

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  3. a casa di mio suocero c'è ancora da qualche parte il Commodore!
    bisogna che lo cerchi

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